sabato 19 dicembre 2009

una cosa è che ho diviso i fratelli

con questa vita da flipper casa con pareti grigie / casa con pareti verdi e ritorno, m'è cambiato un po' tutto e ormai si sa e non se ne può neanche più. ma una cosa è che ho diviso la famiglia. mezzi libri qua, mezzi là, dove a decidere quale è il qua e quale il là è il capriccio del momento. e allora è: gipi tutto là e delisle tutto qua, mezzi pink floyd là, e mezzi qua. e se ho bisogno della saggezza di manganelli? boh, è là. ma trilussa è qua, ma non mi serve. pavese, belli qua brutti là. stoker, qua. jarry, là insieme a qualche perec, ma queneau qua. calvino? non si sa. voglio ricordarmi perchè penso che bulgakov sia fondamentalmente un cialtrone. non si può. voglio confrontare carver, allora devo prendere questo qua e portarlo là, o prendere quello là e riportarlo qua. grotowsky, ne qua ne là, dove lo compro? non lo compro.

c'è un momento

ed è un attimo, il tempo del salto di un gatto, l'annerirsi dello schermo mentre si cambia canale, il croc del biglietto timbrato in autobus, che una ragazza passa da umbratile e multiforme sabbia nel vaso a sasso. e la tocchi ed è liscia come un sasso, e compatta, e lucente, e pesante. e te la ricordavi morbida, e umida, e incasinata, e incoerente. ecco te lo dico che tu lo sappia: cazzate.

complimenti

prego!
prego!
no, no, prego!

non pesci noi siamo, ma Savonaroli

profeti.
squame non conosciamo, siamo nudi.

(ma come siamo ficosi, per due fiocchi di neve. o loro laggiù, come facevano?)

vanity fair

te lo ricordi zero, quel film di moretti? che dive che harem era un programma che si proponeva così, ma poi ... eh, vanity fair è uguale. ci scrivono sopa, sai gad lerner e gente così, ma ci scrivono minchiate. l'unica cosa mettono il tempo di lettura in fondo agli articoli - furbissimi - così ti concentri su quello e non presti attenzione a quello che leggi. come il sottopancia delle news del tg2.

(se per te non c'è niente di sacro, allora)

ci si dimentica - noi con le sinapsi sotto spirito - dello spirito delle cose.

frecce rosse

ne ho prese due, e sono arrivate entrambe con ritardo. il magico treno che promette bologna firenze in 37 minuti (praticamente lo stesso tempo che impiego da casa mia a casa del mio ragazzo in autobus) non ce la fa. e lì sopra si diventa tutti incazzatissimi. perchè 24 euro di biglietto non son pochi, perchè aspettare fa innervosire chiunque, perchè gran parte dei passeggeri sono costretti a prenderlo per molte volte e temono mesi e mesi di ritardi. ma soprattutto perchè è una promessa mancata. la splendida freccia rossa, parto della tecnologia, fa cilecca. e allora preferivamo i puzzolenti intercity, almeno da loro si sapeva che dovevamo aspettarci le pulci.

oh, delle irriditrici surrisorie - il riso di riduli ridoni!

a distanza di due anni uno dall'altro chlebnikov e palazzeschi hanno scritto due poesie speculari e spettacolari. robe che neanche ti puoi mica immaginare. ma il rovescio degli specchi è che uno ride per se e quell'altro per noi, diseredati di russia.

merda

sono maledettamente mainstream!

certo però che i dischi son scelti molto male. han preso il disco sbagliato dei baustelle, han lasciato fuori tutto l'indie che abbia un minimo di senso, han lasciato fuori i muse del tutto - non li avrei votati, ma non è questo il punto - e, infine, tiziano ferro sì e de gregori no?

martedì 15 dicembre 2009

ecchisseloricordavapiù

il wall street journal è di murdoch, da ben due anni. (e pare che non sia successo niente di gravissimo, perlomeno visto dalla prospettiva nostra, di lettori italiani.)

ciabattata, poi

mi suggerisce mio nonno.

dare un tufone a berlusconi

una labbrata, una legnata, un cazzottone, uno schiaffone, una papagna, un destro nel muso, un cinquedita (con beneficio d'inventario di dita), una sveglia, un pugno, una cignata, una fanfara, uno sganassone, un manrovescio, un bel diretto, un cavalletto (a casare quel che è di cesare, agli attentatori quel che è degli attentatori), una bastonata, una randellata, una sberla, uno sberlone (muhahahahah), uno schiaffo, uno scapaccione (bellissimo), una bastonata.

mercoledì 2 dicembre 2009

"the quiet american"

si inizia a sbiadire il mito obama, a un minuto e mezzo da quando gli han dato il nobel.

storie di ordinario pluralismo

il presidente del CNR è un antidarwinista.

ma si trova nell'elenco

il numero di ballarò? (voglio chiamare anch'io).

la storia dei rapimenti per vendee il grasso

ma che può avere nella testa quello che se l'è inventata? la pietra filosofale?

della superiorità dell'economist di fine anno

è impermeabile.

si fa molta più attenzione

a come si usa il tempo, quando te lo pagano un tanto al chilo.

lunedì 30 novembre 2009

conversazione sostenuta oggi

"hai visto la moglie di tiger woods?"
"una scema. se usava una mazza da golf gli faceva male sul serio."

da dove sto scrivendo

prima era un macello pubblico, e ci hanno lascaito le foto alle pareti. ora è una biblioteca pubblica coi mouse velocissimi. incredibile cosa sono stati in grado di ficcare negli ex macelli. a roma c'è un adiscoteca, e dei locali e anche un centro sociale mi pare. a roma c'era gran bisogno di bestie morte. a siena ci son dentro degli uffici, delle scuole e un parrucchiere mi pare. a montepulciano un teatro col soffitto di travi. all'arbia una macelleria.

cose che prima non potevo sapere

laddove prima è prima di lavorare in banca. chisselommaginava che le tasse le paga un mucchio di gente?

domenica 15 novembre 2009

e insomma

tutta questa pippa per dire che: oh, mi dispiace che 'sto pero sia diventato un'intimistica cameretta di adolescente demente. a leggermi mi rompo i coglioni da sola atque temo di mostrare il pus che si nasconde nelle ferite. e che ci posso fare? che? boh. quando mi viene in mente te lo scrivo, per ora ciccia.

de rerum

la natura di un blog (niente asterischi, siamo alla metascrittura evitiamo anche la crittografia) è varia, si tratta di un mero contenitore, dipende da chi lo tiene. questo è il mio. e avevo chiarito sin dall'inizio come avrei agito, cosa ti avrei scritto. ma era molto tempo fa, ed oltre ai propositi iniziali - sepolti peraltro da decinaia di post - la consuetudine crea il diritto, e poteva venir da pensare che si trattasse in buona parte di una raccolta di notizie e cose del mondo. e invece no, si tratta di un po' di roba che mi frulla in testa e che preferisco scaricare per iscritto da qualche parte piuttosto che tenerla lì a forarmi il cranio. però mi accorgo che la dimensione di autoanalisi interiore, di chiacchiera col proprio subconscio latente, diviene maggiormente esplicita quando non ho notizie con le quali coprirmi. e il risultato è che faccio un afatica immane per non sputtanarmi e invece mi sputtano lo stesso. in questo periodo non ho notizie, non ho paraventi. non mi interesso del mondo. non so cosa succeda in india, quanto sia quotato il renmimbi, quale pese del terzo mondo si stia approssimando a turbolente elezioni. so quanto costano 400 grammi di gnocchi ma non il volume d'affari dei cochaleros. e assisto al mio autoripiegamento alessandrino, a un medioevo ellenico dell'anima mia, che non porta mai, per definizione, a grossi risultati letterari. son quei periodi della storia che producono pipponi inverosimili e poesiole che nessuno ha poi voglia di decifrare. e siccome ho paura di queneau, reveler. c'est a peu pres.

ma la lettura del contatore

per fare la voltura dell'enel e dell'hera, serve o no?

mancano le foto

delle cinesine sbronze però.

abitudini

basta un mese e uso l'invio della tastierina dei numeri.

solo et pensoso

i più deserti campi vo mesurando a passi tardi e lenti.

ma non si può fare, circondati da caratteri e coincidenze. la terra umida e non arena. strada, svincolo, viale. e si cercavano stradine da byron e siamo finiti come le madri. a buttar giù groppi in gola, a mangiar sensi di colpa, ad avere dannatamente ragione.

sabato 7 novembre 2009

ed è una cosa umanissima

questa qui di fare finta di niente, che mezza si può scambiare per noncuranza e mezza per ubris. e sicchè non sembra umana, ma metallica, un cyborg. l'impressione è che noi quaggiù, quelli che viaggiano col freno a mano tirato, con la faccia di bronzo innestata a forza sui denti, ecco, l'impressione è che noi si soffra meno. che si abbiano problemi uguali ma proporzionalmente ridotti. ecco a me questa cosa mi sta di molto sul cazzo.

sempre mi trovo in difficoltà

a metterci la faccia. e mi dispiace ma è così, ecco per dire io adesso andrei volentieri in giro con una busta del pane in testa.

divido

le cose importanti da quelle no? no.

domenica 1 novembre 2009

sono un parlone anch'io

e invece è un momento che ho da farne mille e mi sfugge di buttare fuori e anche solo ammettermi le cose per me. e a scrivere, come si vede, mi viene facile, ma è troppo esplicito e allora mica si può. e con le mani non son brava, era più bravo fausto melotti. ma è morto. e allora servirebbe una soluzione alternativa. e l'ho trovata! eureka! te la consiglio!

facebook, il mondo parallelo

benvenuto alla nuova rubrica! il pazzo pazzo mondo di fb! siccome ha ben DUE pagine e un barbuto tossico di fb, sono assolutamente qualificata a parlarne. ma, selvaggia lucarelli mi ha preceduto su un punto fondamentale.

la potenza delle immagini

e inutile se non si coglie il fenomeno che si cela dietro. rimaniamo incollati allo schermo vedendo le famose foto del decesso dopo l'arresto, incollati ai b*** che le pubblicano. ma non si sa ancora nè chi nè perchè e soprattutto, cosa fondamentale, cosa succederà. (previsioni di oggi: niente).

siamo troppi

venerdì in stazione ho ragionato a lungo con un tipo che sosteneva che siamo troppi al mondo. sovrappopolazione (più persone che eurostar). giustamente mi diceva che in india per prendere un treno ci devi pensare tre giorni prima. ecco pare che il problema si stia risolvendo da solo: l'infertilità ci salverà. (e non la scarsa voglia di mettere al mondo i figli ma proprio l'incapacità di concepirli. come se il nostro corpo si fosse evoluto assecondando la nostra scarsa voglia di prendersi rsponsabilità).

fausto melotti

io lo capisco. e te?

sabato 31 ottobre 2009

è necessario tenere a mente

chi c'è e quando, e come.

stasera ho fatto pace con bologna.

che non vuol dire farci amicizia, ma che è un inizio. non c'ero mai stata e avevo gran voglia di vederla. poi però ci son dovuta andare per forza, che significa partire un po' col piede sbagliato. poi c'ero andata accompagnata da uno con la barba, che c'aveva l'umore di babbo natale quando riceve la letterina di berlusconi, e allora. eppoi me l'aspettavo bella, e invece è trasandata. eppoi la confrontavo con roma, e allora perde. eppoi c'ha i portici. e a me piace vedere il cielo sopra la testa, per tener d'occhio lo sfidante. allora stasera mentre tutto era contro, i treni, il lavoro, le ovaie, i capelli, c'ho fatto pace. si fa così, si fa pace contro tutto. e ho preso la strada giusta, il parco giusto, il baracchino giusto. e quello ora è mio. un pezzettino, piccolo, ma poco alla volta.

roma l'avevo capita tutta subito. combaciavamo. invece bologna no, ci siamo state sul culo a prima vista, con reciproco dispiacere.

ho iniziato a capire bologna, oggi. piano. un poco. con calma. bologna è una città di mezza tacca. non è un gioiello, non è una metropoli, non è sofisticata, non è accogliente. ha la sua torre torta, ma è meno torta, la sua cattedrale incompiuta, ma non per follia. i suoi studenti finto poveri, e la sua plutocrazia quasi ricca. se ne sta per conto suo. protetta dagli appennini, isolata dalla pianura. una signora borghese, piena di sfumature, di meches.

domenica 25 ottobre 2009

oggi primarie del pd

se devi votare in provincia di siena i seggi sono questi. ti danno una scheda rosa e una celeste, e vogliono 2 euri. se sei nel circolo dell'arbia, t'invitano anche a pranzo.

aria di (vicono) casa mia, part tri.

oggi a foiano c'è la festa della zucca. momento topico: pesa la zucca! (una festa per zucconi. ahahahahaahahahaa!)

il nuovo disco di micah p. hinson

è composto da due cd, 16 cover di cui conosco, boh, tre originali? quattro? potrei mentire e andare a vedere su youtube, ma la mia pigrizia mi impedisce di mentire. dura in tutto un'oretta. è abbastanza mesto, e triste. ma bellissimo. e ti fa sentire a casa tua, in kansas, col fucile appoggiato sulle ginocchia e la coperta di lana sulle spalle e la sedia a dondolo sotto il culo. e io non sarei stata capace di farla una cosa così, neanche in mille anni.

aria di casa mia. part two.

sono anni che litigo con una mia amica sul femminismo. nel senso che sono anni che mi accusa di vetero maschilismo. e io sono anni che le rispondo che si mette gonne troppo corte. ci offendiamo l'una con l'altra moltissimo.
poi normalmente, qualche giorno dopo il nostro consueto siparietto, ci troviamo a dare della vacca culona a una passante qualunque per un motivo qualsiasi, chiosando che no, della troia non glielo daremmo mai, anche se lo è, quella stronza.

fenomenologia dei corsi di laurea

per motivi che non sto a ribadire, ieri ho visto il programma di studi del dams. e c'è un corso che si chiama "fenomenologia degli stili", titolo un bel po' fumoso. ma come notava giustamente qualcuno ieri sera, l'efficiacia di un corso è strettamente legata al professore che lo tiene, sicchè magari il titolo non ti dice nulla, ma il corso è fighissimo. incrocio le dita e cerco di venire a capo della cosa leggendo la descrizione del corso sul sito. si accettano suggerimenti per sciogliere il rebus, questa è la descrizione del corso.

aria di casa mia

tornare per una trentina di ore a casa, nella dolce dolce campagna toscana, produce l'effetto latte condensato. tutta la toscanità in un comodo tubetto: babbo che bestemmia in cucina, nonna ha fatto il costoleccio e mamma la bistecca (e litigano su quale sia la gratella giusta), nonno e gatto potano le viti ognuno a suo modo (chi con le forbici chi coi graffi) intonando l'internazionale comunista. eppoi, stamani ci sono le primarie.

la voglio uguale.

pare che la maglietta della vittoria del mondiale, valentino rossi la faccia fare solo per pochi membri stretti del fan club. merda. la maglietta con la gallina vecchia la voglio, proprio la voglio.

campioni del mondo

domenica 18 ottobre 2009

philippe daverio

sta facendo la valutazione artistica delle dolomiti. chissà a quanto stanno all'asta da christie's.

il posto dove andrò a vivere per un tempo

indefinito tra i due minuti e i quarant'anni, si chiama castel san pietro terme. ha le terme, il campo da golf, i portici, l'acciottolato per le strade, una squadra di calcio, un videonoleggio, tante macellerie quante agenzie di pompe funebri, alcune osterie, la sagra della braciola e la gara dei prototipi. è in romagna perciò se tieni alla vita non dare a nessuno dell'emiliano e non ti stranire quando ti danno l'acqua insieme al caffè.

quel particolare tipo di forza

cerco in tutto ciò che scelgo adesso. non la mollezza, non la gioia, invece il calore e l'elettricità figli di quel particolare tipo di forza. e vasi, tazze, tegami, colori, orari, sveglie, pantaloni, raccoglitori, cucù, palline, lenzuola, santi, calzini spaiati, dischi, cestini, secchie, fette di carne, sangue, bic. e soprattutto mi servono più libri che camicie, e credo che mi serva anche il rocci.

sabato 17 ottobre 2009

infine, siccome che certe cose mi interessano ancora

nonostante tutto, ho sentito che aveva da dire minzolini alla commissione parlamentare di vigilanza.

alla fine, siccome che sì, ti chiedo

a te che sei un maschio, come mi starebbe questo costume?

(un aiutino, l'unica risposta accettabile è: meglio che a lei).

poi, siccome che sono masochista

e burlona, ho messo verissimo e ho scoperto che katia ricciarelli è diventata devota di padre pio. san padre pio. (però "prega a modo suo", cosa che fa pure mio nonno, quello che dice rosari soprattutto quando si schiaccia le dita coi martelli.)

poi, siccome che avevo voglia di farmi

quattro risate, ho dato un'occhiata all'economist. che deve avere un photoeditor particolarmente fan (fun) del vecchio berl.

che siccome che

ho avuto da fare, allora mi serviva il Riassunto Degli Eventi Della Settimana. e allora ho chiesto al solito Zoro.

contatto con la realtà cercasi

ma giacchè la realtà è un concetto fluido, ho una proposta per te, Zero: onar antì oneiratos.

venerdì 9 ottobre 2009

nobel

ha inventato il nobel perchè si sentiva in colpa per l'invenzione della dinamite. però non credo che il suo obiettivo fosse spargere i premi in questo modo, espiazione va bene ma casualità mi sembra eccessivo. quello per la letteratura è andato ad una scrittrice che conoscevano in quindici, tre libri tradotti in italia, nell'ottica di dare visibilità a chi non l'ha. e sarebbe stato ben più rivoluzionario premiare thomas pynchon. poi il premio ad obama, che si trova ad essere un presidente iper legittimato e trasgredendo la logica della visibilità. come faremo nei prossimi quattro anni, e con ogni probabilità nei prossimi otto, ad esprimere una critica qualunque al primo presidente nero premio nobel della storia dell'occidente?

mercoledì 7 ottobre 2009

cento per cento

commenti d'esultanza per l'incostituzionalità del lodo alfano su facebook.

ad essere travaglio-diffidenti

ti perdi un sacco di cose. tipo devi cercare su google voglioscendere.ilcannocchiale.it, che ha vinto il premio di macchianera. per dire, conoscevo meglio paul the wine guy.

incostituzionale

il lodo alfano. (mi viene sempre da scrivere al fano.) (chissà che madonne che sta staccando berlusconi. tanto da scompigliarsi i capelli).

li invidio moltissimo

quelli che hanno ancora tutto da fare, tutto da progettare. quelli che credono di poter avere un'esperienza sufficiente per far qualcosa, quelli che credono.

domenica 4 ottobre 2009

a vent'ore di distanza

m'è ancora rimasta in testa la conzonetta di celestini, che se non hai ancora capito l'ho sentito ieri al festival di internazionale, a ferrara. è stata una serata abbastanza proletaria, se si può usare ancora questa definizione - e non si può. insomma la canzonetta diceva che uno, (una persona, un popolo, una nuvola, uno stambecco, un telecomando) perchè sia libero, bisogna che sia libero di scegliere tra più cose. fare non fare. cambiare non cambiare. correre star fermo. andare a destra o a sinistra. e se invece e tutto uguale, il problema non si pone, se uno sia libero o no. questa cosa la sappiamo da tanto, ma ilmodo di ricordarcelo di celestini mi piace, leggero e sarcastico insieme.


(poi dopo è arrivato jovanotti a fare il dj set. un sacco di energia, davvero)

sabato 3 ottobre 2009

gad lerner, marc lazar e paul ginsborg

al teatro comunale hanno fatto una fila che arriva al duomo, con tanto di cordoni. non so saranno duemila braccia ferraresi di fila. domani arriverà saviano e si prevede delirio. anzi c'è già. io ho mollato, Zero. son un bel po' stanca, e questa tre giorni mi suona più d'addio che di speranza.

graphic journalism

ormai sai cos'è, non mi dilungo. a sentire l'incontro c'erano un sacco di persone. tanto che son riuscita ad entrare grazie al pass da blogger altrimenti la fila sarebbe stata di un'oretta. hanno dei problemi diversi rispetto a noi che siamo praticamente ciechi e lavoriamo solo con le parole. intanto è più difficile essere presi sul serio, e spesso gli chiedono se quelle cose sono successe davvero. eppoi gli spazi. insieme alla diffidenza dei lettori - abituati al fumetto fiction e perciò in partenza sospettosi - c'è il problema di condensare tutto nei centimetri concessi dai quotidiani. le temps dà a chappatte tre pagine all'inizio del quotidiano quando è inviato in giro per il mondo. nei nostri quotidiani non si usa, per dire.

sarebbe di versa la finanza se ci fossero più donne'

dipende quali! (et voilà, loretta napoleoni. giusto per darti un'idea dello spirito)

loretta napoleoni (live)

gli hanno messo un trono, a questa signora qua che sembra luciana littizzetto. economista di chiara fama ormai, non so di quale levatura accademica ma generalmente non dice cazzate, ha il vantaggio di essere schiettissima e chiara. risponde alle domande del pubblico, un pubblico questo qui, sinceramente curioso, attento, informato e tutte queste belle cose qua. le domande son tendenzialmente intelligenti e io non sono in grado di riportarne le risposte -------

ah, ecco la cazzata: una nuova bretton woods, questa non la volevo sentire. -------------

dicevo, riassumo i temi chè non son in grado di cogliere ogni sfumatura: sul piatto abbiamo la crisi del sistema capitalistico, prevalentemente collegata al consumismo. l'energia - chè, zero mio, se ancora non hai capito che è il tema dei prossimo cento anni sei veramente una rapa - e la cina. cioè il fatto che cina e USA non si metteranno mai d'accordo. e più in generale il fatto è rivedere l'intero sistema. il consumo, la crescita, etc. rivedere tutto.


siamo alla differenza tra pil e misure alternative di calcolo della ricchezza/felicità. sono trent'anni che se ne discute, ma ail punto è sempre lo stesso: è un casino calcolare la felicità.

i ferraresi

mi hanno un accento che mi ricorda il torinese. Anche l’atteggiamento. Saranno le biciclette. (e allora saranno simili ai torinesi pure i cinesi?)

compagni di banco

La gente che va a festival tipo questo è meravigliosa. Una signora ieri sera nel palchetto prima di gipi mi ha chiesto: ma chi è questo qua? Gli è piaciuto molto. Due signori dietro di me stamane parlavano dei giornali di sinistra, erano anche abbastanza qualunquisti, chiacchiere da attesa. Poi hanno visto il mio cartellino e mi han detto “ah! I blog! La nuova frontiera!”

vasco le luci brondi

cioè le luci della centrale elettrica ci sbatto violentemente contro prima che inizi il concerto. Mi dice oh, scusa. È morbido, ma forse è il giacchetto. Ha un aspetto bizantino, mi somiglia a giustiniano, quello nel mosaico di sant’apollinare a ravenna, altra città a livello zero sul mare. Il facciotto cicciotto, gli occhi belli, sempre chiusi. Comunque son un po’ prima delle undici e dopo il tamponamento dietro al palazzo comunale mi metto in fila. Anzi non mi ci metto. Vado verso l’entrata a fianco e chiedo di entrare mostrando l’accredito. Siamo quattro b****** e nessun giornalista al momento. Ci fanno bollire cinque minuti, ma poi la mia faccina proverbialmente irresistibile fa il suo lavoro e siamo in prima fila. Il concerto è breve, un’ora e qualcosa di canzoni tutte uguali come si ostina a dire lui ogni volta che da un pezzo passa all’altro. Il direttore di internazionale de mauro l’ha presentato così: il più grande artista italiano vivente, è stato paragonato a montale! È evidentemente stanco e probabilmente confuso - ma è felicissimo del suo festival. Trovo formalmente molto attraente brondi. Un campione di lamentazioni, un mugolare senza sosta. Anche un po’ ironico. Ma non c’è verso, non trovo un sostanza originale rilevante. E capisco perché ci son ragazzine pazze urlanti per lui qui intorno. Fa molto pessimismo adolescenziale. Ora sembra che non mi piaccia e invece mi piace abbastanza. solo che il mondo che lui condivide con noi è un mondo che conosco come il corridoio di casa dei miei genitori, e non mi insegna nulla su come si esca di lì e neanche il perché ci si resti, e nemmeno perché non si sa né l’una né l’altra cosa. Ecco lo trovo descrittivo.

La ragazzina diciottenne accanto a me viene dalla francia, ha imparato l’italiano per capire le sue canzoni. Mi chiedo come le avranno spiegato cosa significa “siamo l’esercito del sert”.

gianni gipi pacinotti

è un quarantacinquenne magro magro e con le orecchie a sventola. Ha l’occhio vispo e le mani lunghe con un sacco di vene in rilievo. Mani usate. Mi piacciono le mani usate. Comunque non è questo il punto, Zero. Vuoi sapere com’era la mia vita disegnata male deluxe. Allora era così: c’è gipi in piedi che racconta i fatti suoi come li ha raccontati nel libro. Poi c’è un chitarrista, un tastierista e un batterista molta bravi, che lui dice aver assoldato per non dover più fare il rumore dei tuoni. Il rumore del vomito invece l fa da solo, e anche la vocina di topolino, e anche il vocione del guardone omofobo, e anche la lisca fessa del dottore del pisello. È molto bravo, e viene in mente che uno che ha il dono del raccontare poi è in grado di raccontare in ogni ambiente, carta, musica, palco e quel che vuoi. Ma si sa che non è sempre vero, sennò per esempio

le province d'italia

Tra siena e firenze oltre l’odio, cipressi e loggiati. Tra firenze e bologna, fondamentalmente buio. Tra bologna e ferrara non un mucchietto di terra rialzato. Anche i formicai li fanno rasoterra.

Tutta questa roba che scrivo,

poi la p**** dopo, chè ora ho trovato una wifi ma non riesco mica a andarci.

firenze s.m.n.

Adesso che c’è la freccia rossa, prendere l’eurostar non fa più figo come una volta. Su questo treno sgarrupato pieno di immigrati, turiste americane e ragazzi con la faccia pendolare, non son rimaste intatte neanche le strisce colorate fuori. E invece accanto al binario arriva il fiammante freccia rossa. Dio che invidia.

Alla fine parto sola,

per il mio viaggetto annuale. Il destino ha voluto così – ed era un po’ nell’aria, tipo quelle cose che sai a sensazione – e allora si va con piera (la macchinetta digitale) ingrid (la mia storica tracolla, al suo ultimo viaggio) e a giancarlo (il netbook nuovo di pacca. Regalo dei miei per il compleanno che fu). Tutti insieme si va lì, al festival di internazionale. A godersi l’accredito stampa vinto grazie alla gara di velocità, sono l’usain bolt delle iscrizioni.

mercoledì 30 settembre 2009

conversazioni

- amore! quando passerà questra febbre, eh?
- questo nessuno lo può sapere...


chi è il mio torvo e serioso conversatore? no, non è affatto scontato che sia il mio cugino seienne...

martedì 29 settembre 2009

volevo scrivere un p*** sul fatto che mi hanno assunto in banca,

che son distrutta dal nuovo ritmo, dai dubbi e dalla pressione. ma su radiodue c'è uno speciale sui clash. e allora vaffanculo, spanish bombs a te!

sabato 26 settembre 2009

il reale è razionale

il razionale reale.

(nei periodi di un po' di tutto torna buono pure hegel).

domenica 20 settembre 2009

il baccellone che divide con me

gioie, dolori e vacanze al mare ha già sviluppato la capacità di escludere dal suo campo sonoro la mia dolce vocina. eh, son soddisfazioni quando son così precoci!

martedì 15 settembre 2009

si sta come d'autunno

sui peri i vacanzieri. (ci si trasperisce, qualche giorno di mare. si lo so che è brutto tempo, oh. e allora?)

voi non avete capito

i dossier a luci rosse di quelli di AN, non sono divertenti. quelli di berlusconi sì, ci appassioniamo, noi popolo bue, ma quelli su AN no. il punto è il personaggio, se berl ha il physique du role da coprotagonista di un film di lino banfi degli anni ottanta, fini no. neanche alemanno. ronchi e matteoli, non funzionano neanche in coppia, figuriamoci spaiati. via andiamo, a chi volete che interessi. l'unico che ha qualche chance è la russa, nell'imitazione di fiorello.

in norvegia vince il centrosinistra

rieletti tra l'altro, cosa che per esempio da noi non credo sia mai riuscita a nessuno, al massimo a giolitti.

c'è dell'ansia da prestazione in giro

e del tutto ingiustificata. o no?

lunedì 14 settembre 2009

tanti auguri a te!

domani sarà un anno dal crack di lehman brothers, cioè un anno dall'inizio della crisi finanziaria internazionale. i telegiornali nazionali passano notizie lievemente rassicuranti, e lo stesso fanno i governi di mezzo mondo. d'altra parte è noto a tutti che la fiducia è un potente strumento per risollevare le sorti dell'economia. l'economist al contrario è decisamente più critico sulla vicenda LB in particolare e sui metodi generali adottati per affrontare la questione a livello globale - e se il più liberal dei giornali del mondo insinua dubbi sull'eccessiva deregulation si può pensare tranquillamente che si ain buona fede. nel frattempo lavoce.info raccoglie il parere di un economista giapponese, che in sostanza ci dice che le nostre banche centrali e autorità economiche stanno facendo gli stessi errori commessi negli anni novanta, allo scoppio della bolla immobiliare giapponese. speriamo di aver più fortuna di loro. (noto tra la'ltro che l'economista in questione si chiama kobayashi, come quel fantomatico avvocato là.)

domenica 13 settembre 2009

l'inutile revanchismo,

le prove di forza e le prove di carattere. gli odori che non conosci, le persone che non conosci, i posti - tutti quanti. conoscere le regole, trasgredire le regole, applicare con successo le regole. alice nel paese delle meraviglie, oltre lo specchio, seminare il senso. le citazioni da carroll, le citazioni che nessuno capisce, le citazioni. aver segnato i sacri testi, le mie provate membra, i miei poveri resti. anni e anni fa, ieri, mai. i compleanni, le ricorrenze, rincorrere. andare qua e là, andare di là, altrove. il regno dei cieli, il posto di cristo, san giovanni crisostomo. le libere scelte, il tempo di pensarci, o la va o la spacca. i salti di terza, i salti di quinta, la palla al balzello. pagare il fio, far lo scemo per non pagare il dazio, i doganieri. scrutare l'orizzonte, cercare un orizzonte, perdere la trebisonda. gli strani calmanti, i tranquillanti, il mare della tranquillità. is on the grass, swimming in a fish bowl, you can ride it if you like. calvalcare l'onda, andare in onda, essere cammellati. l'elefante numero uno sulla ragnatela, l'elefante numero due sulla ragnatela, le civette non sulla ragnatela. trova l'intruso, unisci i puntini, le soluzioni a pagina 46. la piena assoluzione, la prescrizione del reato, far finta che nulla sia. perchè tutto resti com'è è necessario che tutto cambi, essere senza regno nè re, non sperare niente non temere niente essere liberi. le zanzare, i mosconi, l'horror vacui. ungaretti, piazza navona, sant'agostino. il cane orazio, il figlio francesco saverio, la televisione grundy. i media, il mezzo e il messaggio, i massaggi. ciò che sta nelle mani, ciò che sta nella testa, ciò che ci si lega al dito. la lega, i bronzo, l'età dell'aria. l'incosistenza plastica, la menzogna virtuale, il reale è razionale. calmo, nobile, ritmico. l'alba del due di luglio, il pomeriggio del ventinove novembre, il calendario cinese. la sorte, le sorti, si sorte? domandare, domandare tanto per, fottersene grandemente. misurare, soppesare, incartare. avere il morale al minimo, essere immorali, minimun fax. telefonare, scrivere, mangiare. rompere, rompersi, aggiustare.

venerdì 11 settembre 2009

quando guardo i gatti

sembro alice. (dopo il funghetto, specialmente).

giovedì 10 settembre 2009

salvatore, il pc

è svampato signò.

mercoledì 9 settembre 2009

virginia woolf

aveva una trentina di quaderni, quando è morta il marito ha scelto quali parti dovessimo leggere e il libro che ne è uscito è bellissimo. (e lei sembra simpatica, spiritosa. mica la pazza isterica che ti figuri da gita al faro).

gesù, giuseppe e maria

tutti i santi del paradiso, viprego, viprego, viprego. vi prego. davvero. viprevipregovipregoviprego!



(poi oggi basta co' santi e madonne, lo giuro su dio).

san matteo da salerno

suona il gong, uno zampillo argentino tra quello che ero e quello che fu.

ma tutte diverse? cioè come funziona?

sono confusa. allora 30 ragazze, per 18 serate. mi serve la calcolatrice, credo. aspetta. fa esattamente 540. no, ho sbagliato non erano trenta ogni sera, neanche il viagra può tanto, effettivamente. erano trenta in tutto per diciotto serate. allora tipo due per ogni serata, ma non tutte ci trombavano. e allora fa una, una e mezzo, a esagerare. e basta? tutta 'sta fama da gran scopatore... ma che ci scandaliziamo a fare. il presidente del consiglio si faceva 1/1,5 scopatine retribuite per festicciola. ecchesaràmai!

chissà se c'ha le bandierine pure lui

ignazio marino a siena il 25 settembre. (oh, due anni fa andai a sentir veltroni. mica posso mancare il futuro trombato?)

Zero trovami un'occupazione qualsiasi

o ti bombardo con l'epopea del pd. il congrsso di circolo nel racconto di popolino.

(via il redivivo wittgenstein).

che poi aiace telamonio

per la vergogna di aver preso lucciole per lanterne, si uccise gettandosi sulla spada di ettore.

beato il popolo che non ha bisogno di eroi (un soliloquio)

i termini della questione sono i seguenti (da anni e anni sempre gli stessi): perchè non rinunciamo a cercare un messia? perchè non rinunciamo al triton soteri, almeno? sappiamo che tutto ciò che è umano, ciò che ci circonda è fallace, incompleto. è la sua natura, uguale alla nostra. e allora perchè ci ostiniamo a ragionare come gli schiavi del secondo secolo dopo cristo? in una parola: perchè ci serve marco travaglio? perchè ci serve un modello a cui tendere, oltre che qualcuno che ci salvi. e se cercare un madonna che faccia la grazia mi pare un desiderio del piffero ma comprensibile, il lato stupefacente è che nessuno fa il balzo dell'emulazione. insomma, sempre per dirlo in una parola, quanta gente hai visto che ha incominciato a spulciare i faldoni dei tribunali per portare alla luce i processi d'italia? esattamente lo stesso numero che ha intrapreso il viaggio d'ulisse. il meccanismo ammirazione-emulazione s'è inceppato. perciò degli eroi ci rimane esclusivamente in l'aspetto salvifico, separato dalla partecipazione personale. allora: cosa stiamo a pregare marco travaglio che ci liberi da berlusconi. tanto vale pregare la madonna.

ore 10.21

il forum non va. i sindacati si chiudono in una melina infernale. sono all'oscuro di tutto. la paranoia è al livello "è un complotto". le recriminazioni al livello "dovevo dare ascolto a moreno". temperatura al suolo mille pp. grado di lucidità 0 pigreco. capacità di trovare douglas adams 42.

martedì 8 settembre 2009

la corsa a tre alla segreteria del pd

(che poi è a due, perchè ignazio marino, il mio cavallo, è zoppo, si sa) è lo scontro tra il dalemismo e la componente ex margherita, bettiniana, insomma quelli che stavano sullo sfondo delle foto con veltroni. perchè franceschini no: perchè è ha il carisma di una bietola ed era lì a reggere il lume mentre veltroni diceva "il principale esponente dello schieramento a noi avverso" e non riusciva a compattare il partito nè bene nè male. perchè bersani no: perchè è un uomo della vecchia politica ed era lì a reggere il lume metre d'alema faceva la bicamerale e gli altri traffici suoi. ora leonardo trova un argomento che su di me, sorcina della PA e delle ascese alla vetta con calma e metodo, non può non far presa: è stato amministratore locale per anni. (lasciando stare il pippone sull'esserlo stato in emilia).

(e praticamente. no, non la rendo la tessera se vince bersani, credo).

ah, dimenticavo

e perchè mi adoro mettere su i l*** agli articoli dell'economist che dileggiano il vecchio berl.

perchè tieni un b***?

perchè sono una bastian contraria, perchè sono logorroica, perchè mi piace scrivere, perchè sono un po' brocciona, perchè mi dà gusto fare le cose al volo, perchè un po' di egotismo in fondo lo porto, perchè mi garba leggere i giornali, perchè non m'è riuscito di scriverci su un giornale, perchè sono un po' snob e non mi diverto troppo coi social network. eppoi, perchè mi annoio, fondamentalmente.

veronica e maddalena

ha sbagliato le previsioni, ma merita i suoi tre minuti di gloria. (no, Zero, non li posto i video contra travaglium, hanno diritto ad un trattamento più accurato).

problemi di bucato

la perdita di se stessi necessaria per accogliere nella propria vita. ho iniziato a compierla molto tardi, molto impaurita, molto contraria. ci tenevo che tutti gli spigoli restassero nel punto esatto in cui con fatica li avevo piazzati. ma l'equivoco che andavo perpetrando era relativo al sapone. cos'è un carattere? una saponetta che si consuma a seguito del contatto, o un lino che si leviga grazie allo sfregamento della saponetta?

il mio grado di compatibilità con paolo nori

è molto molto basso.

domenica 6 settembre 2009

uso privato di pero pubblico

mi hanno cazziato perchè nei commenti di qualche p*** fa cianciavo di possibili escursioni con chi mi pare dove mi pare.

libri, carte e cartoline

quest'anno ho letto abbastanza, chè ho avuto un estate riflessiva, diciamo. e allora ho fatto in anticipo il solito torneo alla nanni moretti e in finale c'è arrivato sandro veronesi e gipi. praticamente un derby, ma ce lo aspettavamo. la scoperta singolare è che bulgakov è stato stracciato da sandrone dazieri e non è arrivato chè ai sedicesimi - bulgakov non si discute, d'accordo, ma, sebbene sia un gran maestro, non mi parla abbastanza vicino all'orecchio. son troppo vecchia, evidentemente.
altra sorpresa, fuori gara perchè il tomino non l'ho finito, è ignazio marino. sì, quello che si presenterà alle primarie del pd dell'ottobre prossimo. il libro è un regalo, chè io generalmente la saggistica non la frequento, ed è un regalo che voleva dire, anzi urlare: "ma voti 'sta gente qua?! massei scema!", e invece, devo dire che nonostante la pedanteria e il name dropping costante il libro si legge.
poi pensavo ai giornali, alle riviste. cioè poi pensavo che un mucchio di questa roba ci avrebbe guadagnato molto se si fosse limitata nella lunghezza anzichè doversi inventare per forza un sistema per raggiungere le duecentocinquanta pagine d'ordinanza. e allora pensavo che ci vorrebbe una rivista, che protegga la naturale diversità di estenzione. ma non una roba che quando la vedi su uno scaffale ti fa lo stesso effetto di un meridiano di grazia deledda. una roba pop, accattivante tipo il nuovo animals, che però usa solo storie brevi brevi.
poi pensavo - l'ultima cosa eppoi basta - che ci sono degli autori che incrocio in modo carsico, altalenante, casuale. a distanza di anni anni e anni. e uno di questi per esempio è pasolini, un altro è bukowski, un'altra la austen, perfino il mio amatissimo conrad. ecco vorrei che mi ricordassero loro che debbo vederli di più, sarebbe comodo se mi mandassero delle cartoline, ogni tanto.

la tribù

il nuovo reality di mediaset. forse ho un insider che mi racconta i retroscena - c'è da vedere se preferisce comunicare con me da goa o andare a mollo sulla spiaggia sotto le palme da cocco - nel frattempo però il messaggero seda il mio panico: non è vero che paola perego lascia la conduzione. la storia che aveva litigato con barbara d'urso e se ne andava mi aveva lasciato in scacco per un pomeriggio intero. vero sollievo.

sabato 5 settembre 2009

ieri ha mangiano il fardello del teppistello

berlusconi, la sinistra, le zanzare tigre, il caldo, l'influenza A, l'allarmismo, l'antiallarmismo, la partita della nazionale, cercare il vino, conoscere i fidanzati altrui, ragionare col fidanzato proprio, chiedersi come passare il tempo, passare il tempo, traccheggiare inutilmente, facebook, il galateo di facebook, l'apparenza, la forma, la sostanza, le scarpe, il circolo, il barre, i divieti di sosta, le multe, leggere guia soncini, leggere eugenio scalfari, leggere emmebi, a che ora è il gran premio domani, dove si trova sasso marconi, cambiarsi per uscire, diventare buoni, far finta di essere sani, dove ho messo i libri di hornby, come funzionano i medicinali, i compromessi della vita civile, l'annus horribilis di silvano focardi, i monologhi di molly, la sfacciataggine, la mancanza di rispetto, il fighismo percepito, gli orologi nei cassetti, gli orologi a cucù, la luna che sorge, la luna che è piena, la luna che è vuota sul mare una volta, il vetrocemento, sandro veronesi, la camicia bianca e lo strega, le streghe, i folletti, i ciclopi, omero, enea, didone, cleopatra, simone de beauvoir, virginia woolf, i nomi da ragazza, la pazienza del lettore, l'indifferenza del lettore, i lettori cd portatili, le dispense di francese, l'orario di ricevimento, il lunedì mattina, settembre a seneghe, learco bandini, la mancanza di angeli custodi, la rapidità, la profondità, la mancanza, la concentrazione, l'autosuggestione, le api, greenpeace, è morta teresa strada, le persone coi capelli rossi, dario fo, gomma, le curve per asciano, calanchi, biancane, i cani che corrono, le fissazioni, i battesimi, gli annunci a sproposito, le vendette trasversali, definire i confini, l'orlo dei pantaloni, le costole dei libri, il campanello,
(segue)

lo strazio e 'l grande scempio


che vider l'arbia colorar di rosso.


ieri era l'anniversario della battaglia di monteaperti. e cioè di quando siena fece il culo ai fiorentini. c'era un sacco di gente a fiaccoleggiare alla piramide, mi dice la mia inviata (nonna. io empia e insipiente ero altrove a cazzeggiare).


e per l'ennesima volta: non era l'arbia, era la malena che si colorava di rosso. ma a dante 'un gli c'entrava.

questione di porte aperte

i cattolici, i vescovi e il papa, oltre a quelle dei cieli, adesso hanno un mucchio di porte aperte. dopo anni in cui non avevano il reale spazio di manovra di decidere chi sarebbe andato al governo, e potevano pilotarne la politica in diversi campi ma non certo cambiare partito tout court, grazie alla fondazione del pd, possono finalmente scegliere. prima non potevano spostarsi a sinistra o sarebbero finiti cotti nel gran pentolone comunista insieme a cavolfiori e un po' di bambini, adesso ci sono tanti ex democristiani di qua quanti di là - si può scegliere. ed eccoli che scelgono. vedremo una gara a chi offre di più, ed alcuni dei nostri governanti si troveranno ad offrire il culo - che è il loro, ma pure il nostro - pur di avere l'appoggio della sacra romana chiesa. la buona notizia è che forse molleranno il povero silvio, per passare oltre. certo, a meno che d'alema non proponga a berlusconi una bella bicamerale per levarsi i preti dalle scatole. e si sa se certe cose le fa d'alema, poi funzionano.

giovedì 3 settembre 2009

"la vanità conquista un uomo su quattro"

e basta? pfff.

povca puttana!

tremonti ha detto di stare zitti e loro invece. dice giulio, che non hanno previsto la crisi, e lui invece sì. diconpo loro, stai zitto rompiscatole insipiente. ci sono più favole nei tuoi libri che in harry potter. comunque se ti preme leggere direttamente dalle loro penne, ecco qua: i sedici più famosi economisti italiani - tutti habitué del colonnino del sole - e i giovani rampanti che scrivono dall'america (nella persona di zannella giulio, per niente astioso).

ma non doveva fare un filmsu un pasticcere?

si vede c'ha ripensato. ed è tornato! è proprio lui! nanni moretti! firma! si esprime! ecccchilo!

lunedì 31 agosto 2009

sabato 29 agosto 2009

le dieci domande a berlusconi

c'è chi sottoscrive l'appello (grande zagrebelsky), allora repubblica ne fa altre dieci, eppoi c'è rododentro che ci prova pure. manca un po' di fantasia, ma chi si lamenta?

livore e confessioni

prima le seconde: simone de beauvoir mi sta sul culo. poi il primo: ho letto i due terzi della sua autobiografia fiume e maledizione, è inutile girarci intorno, scacia il punto sistematicamente. quella donna è stata: la moglie di sartre per un tempo infinito, amica di colette audry, merleau-ponty, simone weil, e perfino di queneau. ha vissuto da ragazza gli spettacolari anni venti parigini, ha girato in macchina, in bici e a piedi il grosso dell'europa, era presente quando veniva data alle stampe la nausea, lo straniero, hemingway, heidegger, ha preso svariate lauree alla sorbona, e quattro o cinque baccalaureati alla normale, e - cattiva sorte per la donna, ma manna dal cielo per la scrittrice - aveva trent'anni durante la seconda guerra mondiale. santa madonna, in un migliaio di pagine ne spreca ottocento a raccontare i suoi giretti del cazzo in cima alle insipide montagnole francesi e facendo l'elenco delle porcherie che mangiava e beveva, altre cento a cianciare dei cazzi di amici suoi cretini e assolutamente irrilevanti e quel poco che resta a accennare vagamente a quanto fosse meraviglioso mangiare con picasso. questa popò di stronza - che lucifero non le lasci suggere neanche una stilla di merlot - secondo me lo fa apposta di non parlarci dell'unica cosa che ci interessa, maledizione. sartre. sartre. sartre e sartre. sei questo, porca miseria, una femminista e la moglie di sartre. che me ne fregherà a me delle chiacchiere insulse che facevi con la moglie di queneau? voglio sapere di queneau! eccheccazzo!

venerdì 28 agosto 2009

eating animals

mi dicono dalla regia che sia uscito il libro nuovo di safran foer, però non è un romanzo è un saggio - diario del suo essere vegetariano. (vabbò, domani mi trovi a feltrinelli international lo stesso).


rettifico: no, ancora non è uscito, esce a novembre in america. però su amazon si trova e si può preordinare. per quel che vale comunque temo la tavanata.

le barche dei migranti lasciate in mezzo al mare

le rotte che cambiano e partono dalla turchia, i respingimenti, il contenzioso tra l'italia e malta, i rimproveri della ue - fatti da bruxelles, cioè lontanissimo dalle spiagge e dai cadaveri. non mi va di scrivere un pezzo, sarei costrettta a ragionare razionalizzare, allora leggi il suo.

il social network per logorroici

si chiama woofer e chiede che tu scriva almeno 1400 battute. non credo avrà grossa fortuna. bisogna scrivere almeno tanto così:

logorreaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa

giovedì 27 agosto 2009

e chi se lo sarebbe mai aspettato

più voti che votanti alle elezioni in afghanistan.

oddio, ora mi buttano giù pure il pero

l'antitrust contro google italia per abuso di posizione dominante. il logo di google avrà due manette al posto delle oo domattina.

cinica, cattiva e malfidata

leggo che ci sarebbe una ragazzina di dodici anni che dà consigli sulla moda e sulla vita alle sue coetanee - la nuova gallina dalle uova d'oro del mercato - utilizzando il suo b***. una trend setter in erbissima, praticamente, già agli onori delle cronache di carta dopo due mesi e mezzo di attività. ora: che te lo dico a fare: non ci credo, secondo me è viral marketing.

martedì 25 agosto 2009

nuntio vobis gaudium micriz

altri quattr'anni di ben bernanke. (fossi il compagno di stanza di trichet non lo lascerei avvecinarsi alle finestre.)

certe cose si scoprono dopo

questa canzone dell pfm, l'ha scritta la pivano. se non capisci che dice, sappi che lo capisce poco anche lei.

esperimento in corso

otto ore da: adesso. i risultati zero verranno resi pubblici alle 19 e 31.


update: risultati scarsini. mozione sull'inutilità di facebook condivisa su facebook approvata da utenti 1 su potenziali 102. e il risultato è oltretutto dopato.

domenica 23 agosto 2009

ieri ha mangiato il fratello di una sorella

oggi è una brava cittina.


(segue)

qui sul pero (faletti's p***)

si soffre di pressione bassa, e col caldo peggiora molto. non si sta in piedi, si aspetta solo la sera che rinfreschi. poi d'estate non c'è nulla da fare. e allora m'intenerisce questa polemica d'altri tempi e d'altre ragioni circa il plagio da parte di faletti di alcune frasi del suo ultimo libro, polemica di cui non si trova traccia se non nell'accorata difesa dell'accusato.



update, ben più autorevoli stronze si occupano della questione.

scaricare mediterraneo di salvatores

e trovarci un porno. scaricarlo un'altra volta, e trovarci un altro porno - sì, un altro, diverso - . scaricarne la colonna sonora e trovarci l'audio di un porno - chi lo sa se di uno dei due o un terzo -.

orpo! c'è del cane in danimarca!

scusa Zero, ma è difficile resistere al titolo imbecille quando ci si trova davanti a questo grave problema di sicurezza interna, rilevato dal primo ministro danese e riportato dall'economist: i cani mordono.

(a proposito. te li ricordi i branchi di cani selvaggi che spaventarono tanto i redattori di repubblica? che fine avranno fatto?)

non voglio approfondire, non lo voglio sapere

ma apprendo da raiuno, a seguito di un servizio sull'incensiere più grande del mondo, che esiste il presidente dell'associazione della sussidiarietà.

sabato 22 agosto 2009

cose che oggi ho imparato sul cinema

- un'ora e mezza se la storia non è un granchè è pure troppa
- adrian brody ha il naso storto ma una delle migliori facce della storia
- se sei nei guai metti una vecchia canzonetta francese, et voilà, anche l'ultima cagata ti lascia il dolce in bocca.

martedì 18 agosto 2009

puoi cercare acidi in ogni luogo

ma come quelli di chi programma il palinsesto di radio rai 3 non li troverai mai. in onda concerto di ukulele. (una settimana fa, invece, ripresa di spettacolo futurista con tanto di ricette futuriste e fantasmino che chiamava senza sosta marinetti - marineeeeeeeetti! marineeeeeeeeetti!).

e passando dai maestri venerabili

alle solite stronze, la soncini ha ripreso col b*** e soprattutto, le sta sulle balle la serracchiani.

voglio fare una profezia a caldo

senza aver avuto il tempo di documentarmi, di aver letto che si dice in rete, sui giornali, avendo appreso la notizia della morte di fernanda pivano dal tg2 delle 8.30 da una tizia coi capelli rossi, ancora col primo romanzo di john fante in mano.
tra due anni non la sentiremo più nominare. se non tra circoli di eletti nostalgici e un po' nerd.
e sai che mi va bene a me Zero, in questa maniera - rimanga di chi l'ha voluta. ma se c'è una cosa che mi fa incazzare è che quaggiù va così, onori quando è troppo tardi e troppo comodo e niente memoria se non si è avuto come moglie dori ghezzi.

geniale!

e soprattutto i commenti sotto la vigna.

campeggiatori, camperisti e campanari

annunciazione, annunciazione! venerdì 21 alla festa dell'unità di siena - festa democratica. sì. vabbè. - c'è zoro. alle 6 allo spazio dibbbattiti. (eppoi alle nove e mezza tutti alla balera, con le polke forsennate de il gatto e la volpe - )

mio cugino ha cinque anni

(una vera e propria saga) ed ha deciso che mestiere vuol fare.

"il cacciatore di serpenti!"
sua zia, terrorizzata: "ma devi andare lontano, amore, per catturare i serpenti..."
"e io vado a cacciare quelli del boschetto"


(boschetto = sei alberi in cima alla strada, n.d.c.)

il caldo è torrido

e la settimana enigmistica in toscana arriva nelle edicole il sabato! (dice l'edicolante. mah.) gioca col pero!

se prendo il treno quanto ci metto da siena a lecce? 824 chilometri


neanche tanto poi, si fanno tra i 60 e gli 80 all'ora. ma soprattutto per andare a sud si deve andare a nord.

alla radio d'estate non c'è un tubo

tanto che fino a un secondo fa ascoltavo la tv convinta che fosse radiodue.

ah, no. era proprio radiodue, c'era ambra angiolini nota, per il marito urlante e l'antipatia galoppante. (boncompagni boncompagni quanto male hai fatto agli italiani!)

la funzione sociale del professore di religione

ho dei conoscenti che iniziano a insegnare quest'anno. greco, una ragazza. economia aziendale qualche ex cofrequentatore di scantinati di facoltà. tanto per trinciare un parerino al volo, secondo me se li mangiano, soprattutto la povera stelassa che dovrà far entrare aoristi e piuccheperfetti nelle zuccone a vuoto pneumatico di ragazzini mandati al classico a calci in culo. e nella mia esperienza di frequentatrice di scuole mi permetto di consigliare loro di stringere rapporti con le grasse prof di religione (anche le magre e anche machi, ma io l'ho viste sempre femmine e piuttosto pasciute). pazienti, consapevoli di essere sostanzialmente meteore pittoresche nei racconti degli studenti, invise ai presidi per ragioni di organizzazione dell'orario, hanno la piena consapevolezza che tutto si sistema, che - per restare nel detto toscano - qualche santo sarà. ecco perchè penso che la polemica sulla presenza agli scrutini sia insostenibile, le prof di religione lì servono come il pane: diventano insegnanti di sostegno per gli insegnanti, mostrano quali siano le usanze della tribù e quali le buone maniere, segnalano il pericolo e indicano la via, misericordiose, verso la conclusione del fatto senza spargimenti di sangue. e per lo studente sono un voto in più verso la fine del tunnel. tenete in vita il ruolo sociale delle prof. di religione, salverete delle povere matricole da morte certa per mano del prof. di filosofia.
ah. leonardo ha pure un punto di vista più... a-hem, strumentale.

domenica 9 agosto 2009

anni fa

ho passato un'intera settimana sul divano di casa. - non so perchè mi viene da raccontarti questa cosa adesso, Zero, ma ha ragione Veronesi, non si sa mai perchè si scrive qualcosa. - spostai il divano al centro del salotto, davanti al camino e alla tv, un sabato pomeriggio di gennaio o febbraio, credo, e mi faci venire la febbre. nel senso che volevo talmente mi venisse che mi venne davvero. e stetti lì una settimana intera, anzi quasi dieci giorni, smisi due martedì dopo. scendevo per andare al bagno, per andare a dormire e per andare in cucina. mangiai latte e banane e nient'altro. anzi bevevo pure il caffè, perchè era buono, caldo e amaro. vidi un solo film, trenta volte almeno quella settimana. avevo tre o quattro spezzoni preferiti, e quelli li avrò visti centinaia di volte. ogni tanto mi addormentavo. mi sembra sia passata un'eternità.

il caldo è torrido #2

e la settimana enigmistica sempre più lontana. gioca col pero! ricchi premi e cottillons!


se prendo il treno quanto ci metto da siena ad ancona? (246 chilometri)


ecco l'imprendibile soluzione!

riti

il domenicale di scalfari. (tieniti un devoto oli accanto al caffè, se ti preme venirne a capo).

aiutino: ammunina = fare baccano.

sabato 8 agosto 2009

ultime notizie! era un uomo!

il cantante dei pavlov' dog. ma conta come una donna, come la mettiamo?

(compiti parte seconda: battiato è sempre battiato).

apprendo con gioia e ritardo

che esiste "siena per marino", ignazio, quello candidato a segretario del pd.

i nostri cugini frou frou

affrontano l'influenza A pure dal punto di vista estetico. ecco la moda autunno - inverno per le mascherine da prevenzione.

il caldo è torrido

e l'edicola è lontana. ecco il nuovo quiz dell'estate a cura del pero. comodo, direttamente sul tuo pc! il primo quiz che dà per premio una bella incazzatura fresca con contorno di insalatina verde, gioca anche tu! ora!

se prendo il treno quanto ci metto ad andare da siena a vicenza? (319 chilometri)




la direzione ringrazie le ferrovie dello stato! ed ecco la soluzione.

pavlov's dog

sto facendo i compiti, ho una pila di cd sul tavolo. c'è chi minaccia interrogazione alla cattedra.

allora, il primo in ordine rigorosamente di simpatia del nome del gruppo è "the sound of the bell" dei pavlov's dog, seguito da "pampered menial". rispettivamente 1976 e 1975. data la mia formazione non posso fare a meno di pensare: pink floyd ma canta una donna. un po' più rock e un bel po' meno progressive. più black. mi dà un po' fastidio la tastiera e mi piace molto la batteria, ma son sensazioni da primo ascolto. e comunque, in totale mi son piaciuti.

(e questo per fare il punto della situazione. poi ho pensato una cosa. io non potrei mai fondare un gruppo rock di successo, per via del nome - è importante, il nome. mai mi sarebbe venuto in mente di chiamare il gruppo il cane di pavlov. stando sul concetto, a me sarebbe venuto coazione a ripetere, o, al limite, dualità condizionamento culturale decondizionamento biologico. ma chi me li comprava i dischi? giusto il nipote di benedetto croce. ahi liceone, quanto male hai fatto agli italiani!)

ecco il caso dell'estate

hanno bloccato sulla porta di un baretto figo a porto cervo il conduttore di linea verde, perchè non accettano i bambini dentro al locale. e lui s'è incazzato. e insomma, se ne può discutere, a occhio ha pure ragione.

poi ha iniziato a recriminare sui prezzi, tuonando: cinque euro per un bicchiere d'acqua? duecentocinquanta per una cena di sushi? ma dove siamo?

a porto cervo, ciccio.

venerdì 7 agosto 2009

fainomai

è una forma mediale, così come lantanomai. fratelli complici, umbratili e un po' puttane, reggono la balla l'uno all'altro. in eterna lotta con oida, paladino del tempo e dell'onore, cadono stremati nel campo di papaveri da oppio e pixel sotti i piedi che sanno di piedi di cassandra.

le ronde (un p*** disordinato)

i comuni non sanno bene come trattarle. ognuno fa un po' come vuole nella sostanza, dato che oltre all'autorizzazione governativa, spetta a ciascuna amministrazione regolarle, e si crea casino su una roba che nella mente diabolica di chi l'ha partorita dovrebbe portare ordine e disciplina. e mentre i comuni del nord, oggi agli onori delle cronache perchè aderenti, non hanno ancora preso una decisione su come organizzarle - la capofila como in realtà sta temporeggiando, e a bergamo si parla di utilizzare i militari - il solo dato praticamente univoco è che ogni città ha già una propria forma di vigilanza dal basso autorizzata. bologna da almeno il 2001, torino già aveva le sue rogne da ronda nel '97, e le stesse como e bergamo hanno già avuto i loro city angels, milano che te lo dico a ffà? (e tra l'altro visti gli esiti precedenti stavolta discutono su come migliorare il servizio e pare faranno addestrare le ronde dai viglili - così magari mentre girano fanno pure qualche multa), roma frena (ma s'erano organizzati autonomamente, si sa), per quel che riguarda il sud, le notizie come d'usanza sono poche e frammentate e se qualcuno ne scrive lo fa per prendere per il culo chi l'ha proposte.

mr. wiggles




e il viral marketing. e io che lo spiegavo a dei diociottenni usando le dispense del mulino.

giovedì 6 agosto 2009

oh mi dimenticavo le diapositive delle vacanze, urca.

allora: stoccolma, è su isole. bella ma c'hanno costruito in mezzo troppi palazzoni. palazzo reale cagare fa, accanto isoletta molto bella. non per niente c'era un convento.
poi: la campagna tra stoccolma e oslo. bella ma tutta uguale. alberi, laghi, erba gialla e casette rosse.
e: oslo. bella e basta. moderna, pulita, hanno anche delle idee su come fare le case e le fontane, laggiù. e hanno anche il castello storico del re che fa molto molto molto medioevo (e invece gli è bruciato talmente tante volte che... ma insomma, suggestivo lo stesso).
poi: oslo copenhagen. c'è il mare. (il fiordo di oslo e dei fari sparsi nel nulla. molto romantico e molto ventoso).
e infine: copenhagen. bella ma. vince ma non convince, già molto più europea e sporca. molte chiese e poche messe. c'era il gay pride e avevano addobbato all'uopo - e lecitamente - pure un bronzeo mosè. quando si dice avere le chiappe d'acciaio. forse non tutti sanno che: la sirenetta è contornata da gasdotti. suggestiva soprattutto per chi coglie la poesia del vento della centrale eolica.
le guide routard: lasciatele sugli scaffali delle feltrinelli.

angeletti propone di dare la fabbrica agli operai

e l'idea di gestione cooperativa, piuttosto fuori dagli abituali schemi delle trattative di questo tipo, si accorda col lessico dei lavoratori della innse. il padrone, come lo chiamano loro, dice che ha comprato una fabbrica che non rispondeva alle promesse e alle aspettative e che in tre anni ha perso 5 milioni. verrebbe da rispondergli che il libero mercato non può prendersela con le istituzioni, non fossimo in italia e non sapessimo che probabilmente gli scambi pattuiti all'epoca dell'acquisto con rsu e istituzioni furono ben più articolati e compositi, non centrati sulla secca produttività. di certo c'è, oltre agli operai in cima alla gru, che il ricollocamento proposto ha molto del paese di pulcinella.

per seguire direttamente cosa succede lì, clicca qui.

questa non è un'esercitazione

chiedo aiuto a te, Zero. esattamente da sei anni rincorro questo totem, se ne hai notizie batti un colpo.

fellini ha lavorato per anni al famoso e incompiuto "Viaggio di G. Mastorna", ne esistono alcune scene, le riprese video di un enorme set abbandonato alla periferia di roma, un fumetto con protagonista mastorna-paolo villaggio, la sceneggiatura. quasi tutto, tranne il film, che fellini non girò mai, temendo che fosse latore di malocchio.
la sceneggiatura è stata tratta da un racconto di dino buzzati. se ne mormora in più luoghi, ma non ne ho mai scovata traccia nè notizia. vedi che puoi fare tu.

mannò! cazzo, bordone!

è proprio dell'adorazione pagana di calasso che dobbiamo averne a male!

per chi traballasse sul senso del deus ex machina e non avesse sottomano il cellulare di moreno lifodi, invece basta wikipedia.

la dittatura argentina

come tutte, censurò molto e molti dischi, anche. tra questi nicola di bari e claudio baglioni. avverando il sogno di parecchi musicofili italiani.

dice la figlia di dino de laurentis

e silvana mangano, che per lei essere la figlia di dino de laurentis e silvana mangano era perfettamente normale.

mercoledì 5 agosto 2009

a proposito di posti freddi

in islanda vorrebbero entrare nell'unione europea. il paese è già dentro la gran parte dei requisiti e non avrebbe problemi a recepire l'aquis communitarie, ma gli islandesi non hanno alcuna intenzione di modificare la politica relativa alla pesca (balene) - l'EU non può tollerare una roba del genere. oltre questo io li terrei fuori a causa dei prezzi degli alberghi.

vacanze fatte e finite

in giro in posti freddi lontani e lontani - che poi ti racconto, Zero, ci son ben dei luoghi comuni da confermare. ma appena sbarcata qui, l'interrogativo si pone: non posso andare via dieci giorni che quelli di studio aperto iniziano a mettere le faccine sui sottopancia? oh!

martedì 4 agosto 2009

l'importante è resistere

e fare il proprio mestiere. (...)

mercoledì 22 luglio 2009

vacanza

allora Zero, posso andare? eh? sto via dieci giorni, giusto il tempo di sporcare tutti i calzini puliti che ho nel cassetto. che vuoi dalla svezia? renna? vodka? ibrahimovic? fai il bravo, mi raccomando. non mi far trovare le pere tutte fuori posto.

siamo più poveri, più ricchi, più grassi?

può dircelo solo il big mac index (altro che le prolalie al congresso di ben bernanke).


a parte le coglionate, è un indice utilissimo. tranne che per le mucche, ca va sans dire.

le buone notizie son come i fulmini

almeno in casa nostra, colpiscono tutte insieme e fanno danno.
ecco, per esempio, hanno chiamato mia nonna a fare il provino (ma tipo che è probabile la prendano, mia nonna) del gioco dei pacchi. lei ci vuole andare, ed io sono anche sufficientemente liberale da farmene una ragione, il problema è che questi vogliono che ci vada tutta la famiglia.

martedì 21 luglio 2009

in questo momento su raidue

c'è clio napolitano (moglie di) che spiega come si rifanno in padella gli spaghetti avanzati. che fo, commento?

(sublime: pare che il piatto forte del marito sia il caffè)

pere cotte

massimo gramellini tiene su La Stampa una rubrica, straletta. non sempre son d'accordo, anzi quando attacca colle filippiche sull'ammore... ma in questa parla del pd. questa piace me. (però, prugna secca anche beppe grillo, eh.)

non so a te

ma a me, l'omino computerizzato che fa la simulazione dei tuffi ai mondiali di nuoto mi fa una tristezza dell'altro mondo.

lunedì 20 luglio 2009

'orca zozza

dov'erano i maghi del make up delle spose russe, oggi quando dovevo fare le fototessera?

la pubblicazione delle intercettazioni

la vogliamo vietare? eh? e passare direttamente alla versione audio, che è più gustosa, eh?

gipi vende gli originali

gipi, capisci? gipi.


(son cose che uno le sa ma non s'immagina. rimani di stucco. è una separazione straziante. straziante, come fare una torta, ma bella, ma buona, ma a un sacco di piani, eppoi non la mangi.)

sabato 18 luglio 2009

pazienza




stampano delle tavole di quando era giovane e liceale, di nuovo. (operazione che mi vede generalmente contraria ma essendo pazienza, pazienza.)
(e lui è uno di quelli talmente bravi che diventan pure belli)




ho fatto la cagata

ho preso la tessera numero 89 del circolo di Arbia del partito democratico. è firmata Walter Veltroni.

e comunque l'umbria è un posto meraviglioso

a parte il mio deliquio per umbria jazz e la sua atmosfera rilassata e frizzantina, non posso fare a mano di segnalare che a bastia umbra, in un parcheggio che più brutto non si poteva, c'era uno di quei camion pubblicitari con i cartelloni sopra, e il cartellone era fatto a led e pubblicizzava in quadricromia un'agenzia di pompe funebri. un classicone, eh?

perusia jazz

non ero mai stata a umbria jazz - essì che due anni fa avevo perfin l'accredito per la stampa, sono una cilatrona, sì - e allora ci sono andata giovedì, a sparare le ultime cartucce di funkyfancazzismo. funziona così: c'è il concertone all'arena santa giuliana, quello che si paga per vederlo o si ascolta a sbafo da dietro il palco, che è ogni anno sempre più pop, eppoi ci sono i jazzisti veri, quelli duri e puri in giro per la città. nei posti dove possono suonare e anche nei posti dove non potrebbero.
il jazzista duro e puro, in fondo, è una contraddizione in termini, un ossimoro con le gote enfiate, perchè il jazz ha una sola regola fondamentale e aurea: fai quello che vuoi, basta che ti piaccia. sicchè nei concerti all'aperto (gratuiti e bellissimi, pieni di energia e di inventiva) se a un signore di colore, di mezz'età, con una tromba in mano e la piena capacità di suonarla, gli gira di mettere in mezzo all'assolo la reprise di billie jean, hit strapop del neo defunto micheal jackson, lo fa, e la cosa funziona. e tu stai lì, e il tuo sdegno scompare, sovrastato dal magico equilibrio tra altissimo e bassissimo. e allora, giovedì pomeriggio ho digerito un kebab sotto il sole dei quaranta gradi e sopra il tappeto di un croner in giacca panna, assieme a una falange di americani e inglesi meno birrati del solito - ancora ora, dopo anni il vero pubblico di uj. giovedì sera due tigri - del rigoroso color ebano e fango del mississippi - si sfidavano dai due estremi del corso di mamma perugia a colpi di urla, confuse nelle forme dall'ondeggiar fuori tempo di centinaia di teste, campionario di tutte architetture di capelli, e chiare chiare come il sole di mezzanotte negli strilli e nelle intenzioni. gente di cui non sai il nome, e non importa. te le ricordi per come sono, e basta.

mercoledì 15 luglio 2009

non la potrò vedere

la famosa intervista a vauro, quella che ha causato scintille tra marco travaglio e il marito dell'intervistatrice. la danno stasera alle 00.45 su raidue, (a esser giusti la bignardi mette già le mani avanti).

ieri c'era lo sciopero dei b*****r

noi sul pero abbiamo aderito, anche se non te ne sei accorto. allora oggi si inizia presto.

lunedì 13 luglio 2009

filmi

ho visto coraline ieri sera e munich ieri pomeriggio. stanotte ho avuto degli incubi, ma è evidente che me lo merito.

allora. coraline mi è piaciuto molto (come poteva essere diversamente?) le animazioni sono più fantasiose della media e ci sono un paio di soluzioni narrative interessanti - niente che propp non avesse previsto, ma 'nzomma, fa piacere vederle. un po' lentino in alcuni punti, e troppi passagi sono costretti a spiegarli altriementi non si capirebbe la storia. ma mi è piaciuto. vale un benni alto o un pennac basso.

poi. munich. l'hai già visto, probabilmente. è uscito due o tre anni fa come minimo. mi è piaciuto molto pure lui, è un film di spilberg e parla molto di patria. sarebbe incomprensibile se non ci avessero tirato su a forza di philip roth e smuck senza patria che ci spiegano quanto sia dura non avere una patria etc etc. però proprio un bel film. vale un piao di episodio della quarta serie di west wing (e a me spilberg in genere non mi smuove nulla).

grillo si candida alle primarie del pd

se glielo lasciano fare. in ogni caso è già bagarre.

(ma non era un dipietrista? è la mossa del cavallo? o s'infila alla cazzo in ogni posto dove sente odor di casino facile? mah)

vatti a fidare dei comp(ahem) democratici (...)

hanno rubato l'incasso di sabato della festa del partito democratico, qui all'arbia. 15mila euro. il paese mormora che non può che essere qualcuno che sapeva dov'erano.

sabato 11 luglio 2009

il potere del volo


eriadan fa strip. di quelle coi fumetti intorno. le trovi qui. grazie a chi me l'ha segnalato per la segnalazione (e il regalo)! (oggi anche il mio gatto ha sviluppato il potere del volo)

l'irresistibile fascino

delle caricature di politica estera.

le grandi scoperte del pero

- dove vanno a finire i calzini?
- al freschetto sotto la lavatrice.

non. colpire. quella. pallina.

anch'io! anch'io! a faccia in giù in posti strani! le pensate sceme vanno sempre aderite! ma tenete mazze da golf e simili lontano dal mio derriere.

Zero perpiacere

la leggi te 'sta articolessa di ilvo diamanti sugli errori del pd? oggi si pranza alle 12 e venti e non ce la fo di sicuro a finirla prima.

tremate tremate!

è l'11 di luglio again. si sbarrno porte finestre e facebook.

giovedì 9 luglio 2009

eh? (vocabolario minimo degli scemi seriali)

per decriptare alcuni amici su facebook, non basta wikipedia, mi tocca usare nientemeno che nonciclopedia.

questione di feeling

mi dicono, anzi mi dice il fresco assessore al bilancio del mio comune (e molto giovane e pure preparato) che nel mio paese non stanno facendo la festa dell'unità ma la festa democratica. e che sua mamma ora ci viene mentre prima no (e pure lui, aggiungo io). il nome non è così importante da influenzare il mio comportamento, ma ci vado meno volentieri, confesso.

annunci di lavoro

effettivamente mi ci sento portata. poi cade a fagiuolo la faccenda degli abiti formali.

martedì 7 luglio 2009

affronterò questa cosa come una gravidanza indesiderata

prima di tutto il peccato originale - come quando alle parole non ti preoccupare, ci sto attento io la reazione è fiducia.
poi il panico da primo impatto - tipo, mia mamma ai suoi tempi svenne in bagno, la mia vicina di casa ascoltò gli oasis al massimo per una settimana, mia nonna non lo so (e lei ne avrebbe da raccontare). periodo che termina nell'accettazione, non sempre benevola, della frittata fatta - così va il mondo, maremma maiala. e qui comincia l'acclimatamento, cerchiamo di vedere i lati positivi della vicenda: comunque, in fondo, è una buona notizia, poteva andare peggio - poteva piovere. normalmente sui cinici pessimisti non sortisce grosso effetto, ma hanno ben altre armi nella loro incazzosa e buia faretra, e laggiù, accanto al sarcasmo, ci sta la paranoia costruttiva. che pone una fondamentae domanda: visto che ormai sono fottuta, cosa si potrà fare per non essere fottuta fottuta, proprio fottuta del tutto? e giù, si cerca di informarsi il più possibile, sapere, comprendere, pianificare - piovono libri sull'allattamento, abbonamenti a essere madre oggi, interviste multiple catalogate su excell a madri giovani, medie e decrepite, statistiche sul tasso di mortalità in sala parto in tutti i paesi europei (il più alto è in francia - ricordarsi di non partorire a grenoble), corsi preparto in acqua, all'asciuto e in modalità anfibia, indagini sui vestitini da prendere (il pagliaccetto col coniglietto segnerà il futuro della vicenda? starò mica allevando un piccolo vladimir luxuria? in tal caso, esisteranno zatteroni da neonato?). e sopraggiunge il dilemma etico, straziante, si accorgerà che non è stato voluto? che magari sì, ma perchè proprio ora? ma poi accade tutto, e in qualche modo bisogna pur cavarne le gambe. accettare consigli da chi ne sa di più, pazienza, umiltà, disponibilità ad imparare gradualmente, giorno per giorno - in uno stillicidio di pappine, cacchine, ruttini. ma si sa, è una benedizione del signore, altrochè. inizia a camminare, si sente sicuro, sbatte negli spigoli, piange. diventa ingegnoso, gioca, tira la coda al cane, lecca un muro. son cose che dan gioia, altrochè. progressi. poi diventa grandicello, vedi già che è un po' futile, un po' vile, chiacchiera di cose noiose, e tu l'ascolti, perchè è una benedizione del signoruzzo nostro, ecco cos'è. e quando al culmine dell'eroica sopportazione, che sopporti con eroica virtù ed invincibil coraggio, e ripensi ai giorni travagliati in cui non eri contenta per niente lo vedi per quello che è frutto del tuo sudore e patimento, è lì. ed è indubitabilmente un concorrente di satana, la merda. un temibile concorrente di satana. e ti chiedi, per la prima volta seriamente e consapevolente: perchè non ho tagliato subito la testa al toro, perchè non ho abortito.
ma rinunciare non si può, adesso in italia, qui. è peccato.

il contrario di al riparo è

ora pirla

il grande paolo nori ha scoperto duchesne (che non si trovava alla feltrinelli di banchi di sopra tre mesi fa, per dire).

ci son cose di cui avrei un gran bisogno

le venderanno alla coop?

domenica 5 luglio 2009

tickets

bersani - d'alema.
franceschini - veltroni.
marino - civati.

giudichi il candidato l'operato di dio (che in questo caso, caro palle, mi pare ovvio che non è un dio misericordioso.)

(segue elogio di civati perchè è giovane&bello - come achille, come achille - e di marino perchè sostiene il testamento biologico - come me, come me.)

non lo dovrei dire io

ma visto che non lo dice nessuno: a me quelle bestie a quattro zampe che hanno naso, mi fanno una pippa.

sabato 4 luglio 2009

bat box

il comune di roma userà pipistrelli per debellare le zanzare. previste ronde di parucchieri armati per staccare le bestie dai capelli.

venerdì 26 giugno 2009

loro avevano il tempo anche per la galera

noi neanche per la coda all'inps.

di balene e sdegni

abnegazione

luca sofri, dio gli tenga sempre le sue sante mani in capo, sta facendo liveblogging dalla direzione nazionale del pd.

la questione aeroporto di ampugnano

sèguita ad essere un rebus, chissà se lo allungheranno davvero. hanno fatto scalmanare la città e giannelli e non si vede neanche l'ombra di una gru, un muletto, niente. (e io ho delle meravigliose registrazioni del corteo da qualche parte, ancora inutilizzate). intanto però s'arrangiano coll'aerotaxi (sarà abbastanza per novartis)?

giovedì 25 giugno 2009

conversazioni

esterno giorno, mio cugino cinquenne, una bambina bionda alta il doppio di lui e un monopattino.

- emilio mi presenti la tua amica?
- non è la mia amica e la mia filanzata giulia.
- e quando vi siete filanzati?
- c'è lo zio? voglio l'ovino dei gormiti... (così giovani e già così evasivi)
- dove siete stati te e giulia oggi?
- davanti casa di nonna, c'era anche bubi! (il cane, n.d.c.)
- ma te sei fidanzata? (giulia esce dal suo timido mutismo)
- no che non è filanzata! (la rimbecca con veemenza il mini uomo alfa) non c'ha nemmeno l'anello! (lei non si scompone, io mantengo la calma a fatica)

interno giorno, mia zia quarantenne, la madre della bambina bionda e una bambola spettinata.

- ma se si mettono le foto della recita su facebook, poi per vederle devo avere facebook.
- eh, si. ma non è ques
- chissene importa lo fai, mica si spende? (è una domanda vera)
- no, non è quello il p
- però bisogna dirlo a tutti, come si fa?
- gli si manderà una e-mail (l'amica di mia zia è decisamente più addentro alla cosa)
- sie! (mia zia non è d'accordo)
- è che se mettete le foto, non c'è garanzia che le veda chiunque e le prenda.
- come?
- eh, te metti le foto lì, poi magari gli amici degli amici possono andare a vederle. non lo sai chi le vede e che ci fa. (punto sull'allarmismo, non del tutto ingiustificato)
- ma senti e se si fa una cena e ci si scambiano lì? (e il pragmatismo trionfa immortale.)

grosso bisogno di smartphone

con videocamera buona, sennò che li fa te a fare i video da dentro villa certosa?

siamo tutti berlusconi, sì

sull'enunciato secco, sono d'accordo col giornale dell'altro giorno (snort). zero, giacchè ne ho avuta conferma dal testo dei testi, il libro di marketing. ecco perchè i pesci continuano a votare il gatto (thanks gipi). è che potenzialmente siamo tutti berlusconi, vorremmo essere lui. e questo è comprensibile: vorremmo i suoi soldi, la sua faccia di tolla e plastica, la sua impunità, il vulcano privato, il prontofiga, fare cucù alla merkel e darne la colpa a putin, comprare kaka, vendere kaka, spararla grossa e chiedere a tremonti di risolverla e il resto. scagli la prima intercettazione chi non sogna per se stesso la possibilità di dire tutto ed il contrario di tutto e come sanzione massima ricevere i duri rimproveri di repubblica, dài. ma la taglio corta che in questo periodo come sai non ho tanta voglia di scrivere. il mio libro di marketing dice: si compra un prodotto di marca al fine di possedere i valori incorporati dalla marca. berlusconi non si può comprare un tanto al chilo ma si può votare e allora noi, i pesci, votiamo lui, il gatto, perchè vorremmo i suoi baffi.

mi son sempre piaciuti

gli schemini da sussidiario che ti spiegano bene come si fanno le cose (eppoi regolarmente non ci si capisce un tubo). questo de le monde risponde alla temibile domanda trabocchetto quanto costa un litro di latte.

martedì 23 giugno 2009

facoltà di frequenza

uno dei dieci motivi per iscriversi all'università di siena, secondo quelli dell'università di siena. eppure ci lasciano languire lontano dai microfoni.

seguirà a palle ferme riflessione sulla vicenda.

giovedì 18 giugno 2009

che insostenibile pesantezza alla testa

ma non dietro, davanti. che brutta sensazione.

onde evitare fare

grossi discorsi sulla saggezza e l'equilibrio e il giusto pernsare e guardare la luna e non il dito, levami da davanti 'ste forbici o il dito smetto di guardarlo perchè lo levo di mezzo.

update. ora.

la tentazione

di piantare il casino c'è. oh sì. sissì.

martedì 16 giugno 2009

iran

la situazione è critica, e complicata. morti per le strade e putin che dà il suo sostegno ad ahmadinejad ("le elezioni in iran sono un affare interno dell'iran"), non sono certo segni di distenzione, ed è chiaro che stiamo tutti aspettando che obama prenda una decisione. il post e il nytimes tirano in ballo una possibile rentrée di Khamenei, ma lasciano che il governo usa abbia il tempo di pensare. nel frattempo il guardian fa un liveblogging direttamente da tehran e rimanda ai twitter di ragazzi iraniani (che al momento non sono online sebbene twitter abbia adottato misure speciali per non interrompere il flusso dei post, non so bene se è un problema di eccessive connessioni o altro. si vedono foto qui, però.) se ti sei perso l'inizio di tutto ecco il riassunto dell'economist, ma per ciò che accade proprio in queste ore tutta la stampa sta tenendo il profilo basso, bisogna appoggiarsi al tento vituperato citizen journalism.

lasciamoci

certi eroi e certi ricordi. lasciamoci la matematica di lobacevski, le bandiere consunte della pace, l'ulisse di joyce, certi sacrari. lasciamoli lì, senza contarli, lontani e familiari come i cipressi in cima alla collina. lasciamo da qualche parte perfino il desiderio e il motivo della loro esistenza. e non pensiamoci più, se non al buio, non visti.

lunedì 15 giugno 2009

pomeriggi buttati

sani sani alla ricerca del senso delle cose, pomeriggi buttati sani sani in 3600 battute senza risate, pomeriggi di deprecabili autovalutazioni, pomeriggi in cui uno, una, io, avrei fatto gran meglio ad andare a correre o a comprarmi un vestito azzurro, o a far le fusa al gatto, o a obbligar la gente a far le cose, o a mangiare una scatola di wafer che mi fanno schifo, o a giocare a pacman e perdere, e invece no, pomeriggi buttati sani sani a cercare il senso del gesto dell'incanto che sfugge eppoi, con la rudezza gentile che solo chi sa il russo può, ecco che ci voleva l'alzata d'ingegno per mostrarmi l'assoluta soluzione sciolta. l'alzata di spalle.

riusciranno i nostri eroi

a rompere l'incanto del lotto 49?

l'italia è una repubblica fondata sugli stagisti n. 2

e quelli impiegati quest'anno da repubblica ricicciano la questione della carta dei diritti (son tre anni che circola), forse è la loro forma di protesta sotterranea o forse un sistema per buttare giù un pezzullo in fretta. in ogni caso il sito vive e lotta insieme a noi.

guccini a montalcino

l'atra sera ha fatto rock 'round the clock, quasi riuscendo a farcela con le parole (come diceva il grande bianchi - omaggio tardivo - la carne è debole ma lo spirito è buono).

giovedì 11 giugno 2009

senza commento alcuno

dovere di cronaca.

vedo che il mio avventato

p*** sulla serracchiani dell'altra sera ha avuto un seguito. ok, senza scherzi, Zero, c'è un sacco di gente autorevole che sta dibattendo sul tema "essere al posto giusto nel momento giusto", cosa che indubbiamente è stata debora serracchiani. ma il punto della vicenda, lasciando stare l'ormai antica tenzone tra i farraginosi media tradizionali e gli agili bloggers, è che di nuovo - e questo è inconfutabile - la sostanza è stata sopravanzata dalla forma. la rapidità e la fortuna di debora serracchiani è ovviamente dopata dalla rete, che sia brava, giovane, donna e preparata è, consentimi, irrilevante, giacchè il suo successo è stato dettato dalla presunzione che lo fosse non già dalla sua prova. la storia del mondo è fatta di momenti fortunati, e questo sicuramente lo è stato sia per lei che per noi (e quando ci ricapita un avvocato che parla quattro lingue, non ha nemmeno quarant'anni e batte berlusconi?) ma non risolve al pd e alla politica di centrosinistra in generale uno dei suoi problemi fondamentali: l'assoluta mencanza di metodo. ritengo improbabile che nasca una classe dirigente dai colpi di fortuna maturati in rete e oltretutto mi pare che il pd non sia proprio protetto dalla buona stella. e nenache da un buon paio di baffi.

la privacy

al paesello è inesistente. roba da pazzi.

martedì 9 giugno 2009

prove tecniche di rimpiazzo

pilote di battlestar galactica e EO1SO1 di the wire. che sorkin ce la mandi buona.

se lo chiedi a me

la serracchiani, novello fenomeno del pd, non è solo il fenomeno della buona politica. anzi, non è il fenomeno della buona politica. è il culo di finire su youtube, e di essere vista da luca sofri (la mia adorata blogstar, you know) che è incidentalmente sposato con daria bignardi, che era alla disperata ricerca di qualcuno del pd intervistabile, oltre d'alema, è chiaro. insomma, debora serracchiani, farà bene in europa, ha tutti i titoli per andarci e ha sconfitto a suon di preferenze berlusconi. ma è frutto dei media, e non della politica dal basso.

aria vacua

e vedo i puffi (ma davvero!)

l'affluenza il 21 e 22 sarà bassa

ma non a causa del boicottaggio dei partiti, a causa di questo.

sabato 6 giugno 2009

vabbè, io starò pure sulpero

ma quelli che si sono inventati il sistema elettorale e il metodo elettorale italiano stavano su un frutteto, minimo.

giovedì 4 giugno 2009

famiglia

ho incrociato mia nonna davanti all'anagrafe. e gli ho detto: nonna! c'hai una spada in borsa!
e lei mi ha risposto: nini, non è una spada, è un gladio.

sempre caro mi fu quest'ermozzzzzzzzzzam

colle,e questa siepe, zzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaam che da tanta partedell'ultimo orizzonte zzam zzzzzzaaaam zzzam il guardo esclude.Ma sedendo e mirando, zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaam interminatispazi di là da quezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzammlla, e sovrumanisizzzzzaaaaazlenzzzzzzzaaaaaaazzi, e profondissima quïetezzzzzzzzzzzio am! nel pensier mi fingo, ovezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaam per pocozzzzzzzzammil cor non si spaura. E come il ventossssssssssssssssszzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaammmodo stormir tra queste zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzammmpiantezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaam, io quelloinfinito silenzizzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaam a questa vocezzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaazzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaazzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaamvo comparando: e zzzzzzzamm! mi sovvien l'eternzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaamm,e le morte stagioni, e la prezzzzzzzzzzzzzzaaaaamsente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità zzzzzzzzzzzzzaaaaaaam s'annega il pensier zzzzzzaaaam mio:e il naufragar m'è dolce in questo mzzzzzzzzzzzzzzzaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaAAAAAAAAAAAAAAAAAAAMMMMmmmmmm.
oggi giorno di pota, quaggiù nella valle degli ortzzzzzzzam!

superman (aka quello che non capiamo noi fighetti di berlusconi)

ieri sera a porta a porta c'era berlusconi. e a un certo punto ha detto che è superman. una battuta molto simile a "gli fa una sega la pioggia all'omo ragno!" di ceccheriniana memoria. vabbè - dirai te - si sa, berlusconi fa così. oppure, maremma maiala che figure di merda! - dirai te - berlusconi è il male! non so di che umore sei Zero, se oggi sei tollerante o incazzoso, ma qualunque cosa tu dica o pensi è sbagliata. noi stiamo sottovalutando il fenomeno. dopo quasi vent'anni che governa il paese, che costringe l'opposizione ad adeguarsi alla sua schizofrenica agenda politica e la sinistra a pensarsi in relazione alla sua esistenza, noi ancora lo registriamo come macchietta. ma saremo scemi? sì, perchè c'è evidentemente qualcosa che ci sfugge. e il peggio è che con sufficienza si dice che berlusconi vince perchè dice alla gente ciò che vuole sentirsi dire. e che noi non ci riusciamo. poveri poveri poveri piccoli fighetti di sinistra, nessuno c'ascolta. siamo meno bravi di lui, prendiamone atto.

oggi si sta più sul pero del solito

con il lieve sentore che si spcchino i rami, stavolta.

sabato 30 maggio 2009

quattrocentoquarantuno

dolce e gabbana hanno evaso il fisco per 800 milioni di euro. nei giornali italiani se n'è parlato poco e niente. (più niente che poco,d'altra parte son grandi inserzionisti, l'ho letto l'altro giorno di sfuggita in un b*** eppoi l'ho trovato stamani su vogue inglese.) eppure è circa dieci volte quel che evase valentino rossi, che fu spellato vivo. ora, anche se non è un fatto quantitativo ma di principio (non si evadono le tasse), parliamo un'attimo di come gestire la quantità. siccome sono un personcina previdente, prima le cose necessarie eppoi quelle indispensabili. prima cosa, liquidare la penale di 312 milioni per non fare il ponte sullo stretto. poi, 402 milioni per ammodernare la vecchia torino lione (e si risparmiano 57 miliardi destinati a fare la TAV - quelli spendeteli dove vi pare, teste d'uovo). restano 86 milioni. li butterei tutti in scarpe armani, fa esattamente 441 paia. io porto il trentacinque, grazie.

l'hai vista?

la versione vera di giulia cocacola? 'nfatti 'un si 'apiva mi'a 'ome mai chicchierasse in romanesco, 'sta cittina. eva 'mpestata, 'un'era pisana?

un semaforo

ecco, meglio. più vicino: giallo, verde. il semaforo.

(poi vado a leggere calvino, e chi ti pare a te Zero, ma nel frattempo guzzanti.)

leggera

e potente, dovrei esser io. una bomba, una mina. figuriamoci. son anche stonata.

giovedì 21 maggio 2009

sperimentàti!

gira tra i b*** che saccheggio più spesso, b*** di gente che cerca il rinnovamento del PD, gente anche molto sveglia che vuole i giovani in prima linea, ma non sa bene come metterceli però ci provano (e fanno iMille, e vanno a piombino, e inventano la serracchiani ecc ecc), insomma dicevo, gira grossa ilarità su un filmatino di bersani che, intervistato da una ragazza ravennate, dice: "bisogna sperimentare giovani già sperimentati". ora il gioco di parole si presta alla presa per il culo, è indubbio. e la contraddizione sembra palese: i giovani non hanno esperienza per definizione. però presa così com'è, senza stare a vedere il pregresso politico di 'sta gente (leggi la scarsa fiducia che si son guadagnati negli ultimi trent'anni), è esttamente quello che si deve fare. prima di candidare la gente, prima di dare le chiavi della macchina a quelli che arrivano, che abbiano preso la patente. che abbian fatto fatica, e visto e imparato. sennò cosa stiamo a farla lunga con le veline in parlamento di berlusconi. formalizzerei proprio delle regole di sperimentazione, tipo cursus honorum. qualcosa del genere:
chi aspiri alla carica di assessore al tempo libero del pesino della profonda provincia deve
- aver montato 2500 sedie alla festa dell'unità
- messo 6000 volantini della merenda col sindaco nelle cassette della posta
- essere riamasto sveglio all'85% delle assemblee di sezione (circolo, sigh)
dici che è un metodo eccessivamente quantitativo e così non si premia la qualità? forse hai ragione, ecco la soluzione: una volta mostrata la fedeltà al partito attraverso le modalità di cui sopra, il candidato potrà accedere alla carica se e solo se vince a rubamazzetto con d'alema.
(chè così si trova un'occupazione anche a lui).

nomine rai

non so se belpietro l'hanno bruciato apposta facendo trapelare il nome troppo presto (o se hanno provato a vedere come avremmo reagito e gli è andata buca).
il nuovo direttore del tg1 è augusto minzolini, viene da La Stampa (considerato dai più un buon giornale - in modo abbastanza bipartisan, non so dunque che pensare) e c'è chi si è preso la briga di fare un centone delle sue più recenti uscite, che ti lascio valutare da solo. (non tutte sbagliate tout court, ma gustosissima quella su onida e zagrebelsky quinta colonna dei magstrati politicizzati).

faccia di patata!

mira belline!

(la battuta è troppo facile).

passaggio al limite

è un fatto di equilibrio e di forza. è bilanciare la forza riuscendo a restare leggeri, vitali. e non perdere la profondità, senza sprofondare. è non essere tutto ciò che non si vuole e tendere a quello che si è, senza sapere cosa sia. è un fatto di sicurezza, fare le cose con la mano sinistra guardandole con l'occhio destro. è la strada che ti porta dal noto macigno del cinismo a Zero.