domenica 4 ottobre 2009

a vent'ore di distanza

m'è ancora rimasta in testa la conzonetta di celestini, che se non hai ancora capito l'ho sentito ieri al festival di internazionale, a ferrara. è stata una serata abbastanza proletaria, se si può usare ancora questa definizione - e non si può. insomma la canzonetta diceva che uno, (una persona, un popolo, una nuvola, uno stambecco, un telecomando) perchè sia libero, bisogna che sia libero di scegliere tra più cose. fare non fare. cambiare non cambiare. correre star fermo. andare a destra o a sinistra. e se invece e tutto uguale, il problema non si pone, se uno sia libero o no. questa cosa la sappiamo da tanto, ma ilmodo di ricordarcelo di celestini mi piace, leggero e sarcastico insieme.


(poi dopo è arrivato jovanotti a fare il dj set. un sacco di energia, davvero)

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