giovedì 26 novembre 2015

"guarda che guardo anch'io"

la leggerezza delle nuvole dei segnali di fumo, inarrivabile nelle tavole di corto maltese. chiara e allarmante e complice e pericolosa. e l'espressione di corto, colto di sorpresa che fa per scattare in piedi, nel silenzio che avvolge il deserto, nella polvere che non si atacca mai sui pantaloni bianchi e se lo fa è ornamento.

la storia non la ricordo, purtroppo. è un peccato che sia una donna bassa, e abbia bisogno di salire sul divano per ritrovare quale albo campeggi nella mia retina stamani. la prossima volta li sistemo più in basso, sullo scaffale.

lunedì 23 novembre 2015

lunedì 16 novembre 2015

"Ci vorrà meno coraggio

a rimanere dei buoni nevrotici troppo chiacchieroni, un po' alcolizzati, ossessionati dal sesso e vagamente colti che a portare avanti il compito che ci attende oggi più che mai – quello di fare ascoltare con forza una voce umanistica sotto il rumore dei proiettili."
 
didier peron su liberation tradotto e trovato rimbalzando in rete. me l'appunto qui Zero e quando l'ho capito ci ritorniamo.

venerdì 13 novembre 2015

sto frequentando un corso di statistica sociale

e escono fuori dei dati notevoli, per esempio quale sia la probabilità che una persona abbia i primi tre figli maschi (14% - se d'interesse se nascesse il quarto la probabilità che sia maschio pure lui sarebbe del 7% e la probabilità che tutti li chiamino i quattro moschettieri il 100%) o che ci sia una correlazione tra aspettattiva di vita breve una donna abbia una vita più corta se sposata piuttosto che da single (c'è correlazione e molto forte, inoltre e per la cronaca Zero, per gli uomini è il contrario: più longevi gli sposati. Apprendo poi dal collega dell'ufficio delle entrate che morta la moglie il marito la segue nel giro di pochissimo tempo, non è ancora stato studiato a livello statistico il motivo, azzardo si possa iniziare a cercare nei gesti che occorrono per far partire la lavatrice).
falsata da questa rincorsa al dato meramente numerico, questa la condizione promozioni nel mio ufficio: maschi 100%, persone alte 60%, persone grasse 80%.
calcoliamo a questo punto la probabilità che io venga promossa alla luce del fatto che sto mangiando anche il buio.
 

giovedì 29 ottobre 2015

cantami, o diva,

del pelide achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei.
 

lunedì 26 ottobre 2015

heroes

l'incidente di ieri in motogp è un fatto sportivo, per me si tratta di un fatto di narrazione.
 
ci ritornerò su, non so se pubblicamente, ma Zero, solo per fissare il pensiero.
 
il sigillo del decimo mondiale - non è interessante il livello numerico quanto piuttosto la supremazia duratura, venti anni di vittoria, e ancora e più incredibilmente, il ritorno alla vittoria dopo una serie di anni di assenza, in un'età strabiliante. ecco: nuovamente compiere un'impresa fuori dal comune - pone valentino rossi al di sopra e al di là dell'imitazione. questa è una caratteristica dell'eroe: le sue gesta sono inimitabili. nessun altro potrà farlo in futuro, e sicuramente nessuno dei concorrenti di oggi. inimitabile e irripetibile. questo è il motivo per cui è importante la vittoria del mondiale, nulla toglie al valore, pone nelle serie storiche il sigillo.
perciò capisco marquez e il suo accanimento, non di semplice invidia si tratta ma di lasciarsi aperto lo spiraglio per iscriversi nell'olimpo, un tentativo di non precludersi le vie del cielo, limitando la crescita del tetto.
 
l'incidente di ieri - seppure in questo schema interpretativo dell'eroe di cui arbitrariamente mi avvalgo l'elemento etico non sia compreso - cala un'ombra di calcolo e perfidia, che corrompe il mito. ed ecco che invece la direzione gara regala la possibilità di ripristinare l'ideale purezza attreverso una ulteriore prova da sostenere. che lavi l'onta dell'errore e che ci permetta di vedere in quaranta minuti il massimo possibile dell'impresa.
 
e adesso l'attesa: tutta parte della narrazione.
 
e il dubbio: riuscirà l'uomo in tale e tanto? saprà essere dio? 
 
  

insomma, riassumendo

indicatemi il culo che devo baciare, poi mi regolo da me.
 

mercoledì 21 ottobre 2015

l'importanza della geografia

oltre che a saper localizzare luogo di nascita del nonno di heidi (e se tu avessi qualche amica con prole potresti capire Zero), ti aiuta a distinguere pervenire a verità fondamentali della vita tipo: hong kong non è propriamente cina, la cina è la cina e singapore non c'entra una fava con la cina. tra le tre località la distanza non è propriamente trascurabile, sicchè quando vi dicono che ci vuole la nave per portare la roba da un posto all'altro - sapendo la geografia - potreste evitare di fare la faccia del maccheccazzodici.   

martedì 20 ottobre 2015

stavete parlando di me?

ho appena preso una parte a culo su facebook

che mezza bastava. condivido con te Zero, gli ovvi ancorchè opportuni spunti di riflessione: facebook è il male. E che nessuno se la prenda sul personale ma è popolato che un gruppetto di narcisi che non hanno una sega da fare e sostanzialmente cercano fama e sesso. notizia per voi: almeno le veline ci guadagnano qualcosina.
punto due, giusto ieri si ragionava sull'opportunità di impartire ai figli nomi di persone che hanno avuto qualche impatto nella nostra vita - iniziativa considerata lodevole nel caso si scelgano i nomi dei nonni, degli amati zii o, come probabilmente potrei essere tentata di fare io, gli idolatrati e pomposi onoma cavati su dai libri - il ragionamento iniziava a scricchiolare pure a me mentre arringavo al momento di definire il criterio secondo il quale non scegliere. tesi: evitare quelli le persone del menga conosciute nel corso della vita. i livello di superstizione si fa alto, e sta alla base l'idea che il nome più che un omaggio sia un destino, e non ci credevano nemmeno quelli di nomen omen. e invece stamani, per il principio di agatha christie tre occorrenze sono una prova. non sarà degno di sant'agostino ma il regionamento fila.
terzo e infine ultimo, maledizione non c'è scampo. non c'è scampo alle trentenni in crisi. non c'è scampo non c'è scampo. e più hanno avuto una giovinezza spensierata e riverita più la crisi si fa largo, ed è nera, rugosa e puzza. insomma, 'na merda.  

lunedì 19 ottobre 2015

Partendo dal presupposto che il mio odio per

Claudio Lippi è tanto più ingiustificato quanto più focalizzato a livello visivo su quel suo testone pieno di capelli inverosimili eppure – ne sono certa – tutto frutto di naturale dote, si fa sempre più largo l'ipotesi che a ideare i palinsesti della patria tv sia rimasto l'ultimo dei dadaisti. Mi pregio di rilevare che il pomeriggio della domenica di canale cinque, per mano di una Barbara D'Urso circonfusa di luce, ci regala il talent supremo dal titolo pressappoco "chi sarà il nuovo Claudio Lippi" requisiti saper presentare, recitare, cantare e – attenzione – ballare (nota infatti la maestria del nostro nel librarsi in mazurke tanto quanto in scatenati balli del qua qua). È data per scontata l'attitudine al buonismo e al commento finto sapido. Giudice della kermesse: il voto popolare, espresso alla presenza dell'imitando Claudione Lippi che in tutto il suo bietolante splendore scende dalla scala di ottantasette gradini in 1' e 47'', stringendo mani agli ottuagenari in deliquio e struffando i capelli dei più giovani (e per più giovani si intende fino ai trentacinque, e magistralmente il Claudio si guadagna occhiate che promettono gomme bucate). Assiso nel trono del Meglio del Colosseo, si trova ad altezza occhi la tibia della D'Urso sistemata – evidentemente grazie ad un avveniristico complesso di corde e carrucole – a metà quota tra noi poveri umani e il blu del cielo popolato da unicorni, che soave ma allegra lo incensa chiedendo: chi mai potrà eguagliare la carriera di Claudio Lippi? Il quale giurerei che per un attimo perfino si vergogna, ma è un lampo: non c'è tempo da perdere: incalza la presentazione dei candidati. Confesso che crollo svenuta e m'abbandono a un sonno nient'affatto ristoratore che si avviluppa con moto circolare attorno al grande quesito: ma quanto si divertono gli autori di domenica5?     

martedì 13 ottobre 2015

Il capo del mio capo

quando se ne andrà, sarà brutto. fai conto, è così: https://www.youtube.com/watch?v=0bL5obKexck

lunedì 12 ottobre 2015

facce da lunedì

per anni per me il lunedì è iniziato la domenica sera, poi - e credevo non sarebbe successo mai, perciò improvvisamente - da qualche mese il giorno di inizio della settimana è tornato il lunedì e la domenica pomeriggio ha ritrovato il suo normale passo di cazzeggio in casa, nullafacenza espansa, montaggio mobiletti, piumoni, pizze al gorgonzola, fabio fazio. e sono così grata di questo cambiamento, che il lunedì mattina sono le vostre facce da lunedì mattina che mi mandano di traverso la giornata.

martedì 6 ottobre 2015

lo zen

esercizio di oggi: ritrovare la concentrazione e la pace interiore compiendo un gesto ripetitivo e trattenendo in testa "mia madre è strana mi dà del figlio di puttana". nemmeno i bonzi fanno meglio.

mercoledì 30 settembre 2015

familiarità

riconosco il tuo umore dalla voce, so quanti passi ti portano davanti alla mia porta - e sicchè prevedo quando è il momento di chiudere l'homepage del sito di Internazionale prima che tu me la veda sul desktop al posto della pratica sulle garanzie collaterali di rinforzo patrimoniale.
 

venerdì 4 settembre 2015

continuamente si fanno

chiacchiere da bar per sfangare la giornata noiosa, e intanto ci formiamo opinioni superficiali che si radicano il giusto ma che verranno ripetute al prossimo giro di chiacchiere da bar e via via in perpetuo. l'eterno ritorno della stupidezza. rivaluterei il parlare del calcio nazionale, se non fosse diventato un argomento impegnativo e serissimo. 

giovedì 3 settembre 2015

HIP - HOP

l'hai scritto su tutti i muri, hai pienato la città. adesso basta, su. abbiamo capito il tuo neutro grido di dolore, la tua noia del pomeriggio, fermati prima di diventare troppo coraggioso, fermati prima che ti sfarini dalle legnate. per adesso continui ad essere quasi simpatico, monotono coglione che scrivi hip pop in comic sans al giro, mi muovi empatia colla tua la noia, l'assenza di significato da reiterare affinchè ne trovi uno dalla propria moltitudine, l'infrazione un po' timida un po' guardinga alla regola, la mano tremante, il topexan nel mobiletto del bagno. però dai, adesso basta, rincomincia la scuola, rimettiti a istoriare banchi, diari e compiti scritti di biologia, disegna cazzetti al margine dei libri di matematica, manga sul diario della compagna di banco non figa ma plausibile. hai preferito quasi sempre posti in cui producevi poco danno, cassette della luce, muri di palazzi veramente veramente brutti,  solo vicino a porta pispini - o alle taverne, non mi ricordo - hai violato un muro di mattoni di un qualche pregio e l'hai fatto in piccolo, ben visibile ma in piccolo, facciamo che è l'unico danno che hai fatto. ti do l'amnistia plenaria, sarò il tuo papa indulgente dell'arredo urbano. però mo basta, HIP-HOP, basta, pentiti e falla finita che cadano le foglie dai platani e il tuo indice dalla boboletta spray. orsù.

mercoledì 2 settembre 2015

complicità

anzi mai perchè poi uno invecchia dà le cose per scontate, affoga nei rivoli, si perde a preoccuparsi della lunghezza del divano, del colore della macchina, dell'umore del capufficio, delle doppie punte di uozzap, delle ovaie delle amiche, delle ginocchia delle nonne, della cena del pranzo e del tè colla menta, insomma invecchiando la domanda che si fa strada, é

giovedì 20 agosto 2015

mi chiedo, colpevolemente en passant

se sia un errato approccio da parte mia,  ipercritico, della produzione culturale che incrocio di rado intorno e soprattutto ormai proveniente da dentro il pc. uso questa categoria dirimente delle cose: da dentro il pc e fuori dal pc. dove pc sta per personal computer, e esserne dentro sta per destinato a non essere raggiungibile altrimenti. concettualizzando: sono cose che stanno dentro al pc quelle che non avrei potuto incontrare se non ne avessi avuto uno, (o più realisticamente che non avrei potuto incontrare se non avessi avuto tempo da perdere in agosto a lavoro).
compiuto il lavoro di concetto, vai col sentimento. quale è richiesto sia lo sguardo verso i molti progetti di produzione e critica culturale? come se si guardasse i bimbi in spiaggia giocare nella pista delle biglie o il torneo di biliardo vero?

sabato 15 agosto 2015

perchè questa città, siena

la mia bella città, si sente minacciata da una manifestazione del partito animalista? perchè questo polverone e questo nervosismo? ha a che fare con la seccatura di avere dei guastafeste in casa in un giorno sacro allo spirito dei cittadini, e lo è, e grossa. è lo stesso tipo di fastidio che proverebbe il prete se gli andassero a dire che l'acqua del battesimo fa prendere freddo agli infanti. eppoi c'è il fatto che rode, rode assai, sapersi usati come sgabelli per conquistare il riflettore migliore.
ma lasciando da parte questi umani sentimenti, perchè agitarsi? siamo sicuri delle nostre ragioni, di una sicurezza molto vantata e - non me ne intendo ma credo al genius loci - molto fondata. che vengano e protestino se credono, accogliamo il dissenso dall'alto della nostra forza, che è quella di chi ha ragione. calmi, nobili, in pieno esercizio di civiltà.

(e se invece il timore è che la reputazione della città ne soffra, prendiamocela con gli uffici stampa nostri e non con le manifestazioni altrui. una volta che s'ha ragione ci si mette a fa questione? via, non vi si può più sentì.)

venerdì 17 luglio 2015

yo bro

noi ci capiamo al volo vero, raga? oh yeah, oh, yeah. nemmeno da dirlo. siamo tutti uguali e molto speciali. bella raga.

martedì 7 luglio 2015

qualcuno presti un rocci al juncker

baule! comunque scialla jean claude, se hai fatto lo scientifico non è tutta tutta colpa tua.
 
 
 
 
 

lunedì 29 giugno 2015

meno male c'è mamma

sennò del palio si sapeva una sega anche a questo giro, pur a quattrocento metri dall'ombelico del corpo.

nell'ambiente molto macho

dove lavoro si parla spesso della differenza tra tattica e strategia, stufa di chiedere spiegazioni, l'estrama ratio: yahoo answers. ho capito subito.
 
"La tattica è quella che metti in atto per passare una buona serata con il tuo ragazzo. La strategia è quella che metti in atto per convincerlo a sposarti"

giovedì 11 giugno 2015

mercoledì 20 maggio 2015

in ogni ufficio c'è un

nerd che sa sistemare pc e stampanti e anche uno che si crede ma non è capace. e questa è una grande verità dell'esistenza.

mercoledì 29 aprile 2015

incrociamo le dita per

il nuovo direttore del corriere della sera. gira un nome che mi fa bruciare lo stomaco (perchè dice che ho fatto una gran cazzata quasi un decennio fa) però sarebbe un gran nome, con tutte le doti.

giovedì 23 aprile 2015

i giorni dei libri

mi piacciono, i miei sono iniziati sul serio in quinta elementare. ero già una lettrice forte, sono sempre stata una bambina solitaria, e anche sola in fondo, e verso i dieci anni lo ero anche di più. trovai il mago di Oz in casa, in un'edizione per adulti. abbastanza fuori dal comune per casa mia, i miei leggono altro, molto, soprattutto mio babbo, ma legge altro. era anche un'edizione un po' così, con le pagine spesse, la copertina blu e rossa, rigida che vuol dire scomoda, e pure bruttarella. insomma, il mago di Oz lo finii in cinque giorni e non mi piacque, mi stava sulle balle dorothy e mi ci sta ancora. ma era scritto bene sicchè mi faceva digerire pure sta gran minchiata dello spaventapasseri che chiacchiera e del leone che ha paura. e quello ho sempre cercato dopo, e anche ora. come negli occhi di tutte le donne che ami cerchi la scintilla di quelli del tuo primo amore: io cerco: le cose scritte bene, l'intelligenza, la cura, la consapevolezza di quel che stai scrivendo - che non esclude affatto la spontaneità. e quel mio primo libro, con lo sguardo incrociato da pari a pari con l'autore, in cui nessuno ti si rivolge con simpatia o condiscendenza, è stato. il confronto con qualcuno molto sveglio, che poi non ti ci trovi d'accordo ma è stato un piacere scoprirlo.

il mio nuovo lavoro

è molto differente dal precedente, seppure lavori per la stessa azienda di prima. una delle differenze più grosse è che qui viene spesso utilizzata la parola seppure a profusione, mentre seppure mi stia sforzando non riesco a ricordare di averla mai usata prima in modo non ironico.

lunedì 9 febbraio 2015

facce da lunedì

non so perchè, ma la mia faccia il lunedì è meglio della loro.

lunedì 2 febbraio 2015

lunedì

giorno di buoni propositi e piagiami. di freddo in ufficio e cappelli di lana. di lunghe liste e ultimo giorno per decidere se imparare o non imparare il cinese. lunedì chissà cosa c'è in tv stasera. lunedì, mi ricordo vagamente cos'ho fatto venerdì prima di uscire. lunedì lunedì quante cose devo fare in settimana... e non me ne viene alle mani nessuna per incominciare. lunedì chissà che fanno gli altri se come me o se fan qualcosa sul serio. che musi lunghi che occhiaie. devo trovare un modo per rifarmi amico il lunedì, che fino a poco fa il lunedì era la domenica. 

giovedì 29 gennaio 2015

sergio

giorgio... sergiogiorgiosergiogiorgio...
mah... prendiamola dal lato fonetico per ora...

mercoledì 28 gennaio 2015

il picco massimo di occhiaie in questo ufficio

si verifica di mercoledì mattina.

martedì 27 gennaio 2015

la limonata

ieri da formigli parlavano di limonata. era un modo volgare di parlare di politica, siamo oltre l'inciucio - te lo ricordi l'inciucio? - siamo alle chiacchiere da terza media. quando arriviamo alla terza superiore per lo meno entriamo nel campo del consapevole. in terza media l alimonata è abbastanza inconsapevole. più entusiastica che altro. e infatti erano parecchio entusiasti del nuovo ardito neologismo, anzi vecchio logismo chissà chi lo dice più. anzi no, si sa, sta nei testi della musica leggera, come la chiama fazio. quella che strizza l'occhio al nostalgico rimembrare. insomma mi viene in mente irene grandi prima maniera. mi sto perdendo, vengo proditoriamente distratta. insomma volevo dire più che altro che ieri da formigli a parlare di lmonate c'era sgarbi. e formigli che faceva quello che gli dava fastidio sgarbi e allora uno gli chiede ma ch elo inviti a fare. è la limonata, appunto. 

giovedì 22 gennaio 2015

scopro dal numero del 31 12

di "Chi" che Lapo Elkan ha i peli sulle spalle.

mercoledì 21 gennaio 2015

il mio vicino di casa

avrà almeno settant'anni, anche qualcosa in più visto che la figlia maggiore veleggia allegramente verso i cinquanta a cavallo dei suoi stivali inguinali. comunque, il mio vicino di casa ha settant'anni e il parrucchino, perciò oggi che piove sta fuori tranquillo senza ombrello, semmai ogni tanto se lo aggiusta sulla nuca, con nochalance come per grattarsi un neo sul collo. ma il punto di attenzione è: quanta acqua può assorbire un parrucchino prima del colmo? o è impermeabile? e in ogni caso dove sta la gronda?

venerdì 16 gennaio 2015

la regola dello psicologo

si dice che il segnale che dovresti andare dallo psicologo sia quando pensi di dover andare dallo psicologo. mi piacerebbe sapere su cos'altro si applica.

giovedì 15 gennaio 2015

fedez, ieri dalla bignardi

m'è sembrato il prodotto di un bimbo disturbato. che strano... dietro a 'st'immagine così vincente, smart, consapevole, posata, dolorosamente tatuata. boh.

mercoledì 14 gennaio 2015

ah, finalmente! l'elezione del presidente della repubblica

la mia cosa preferita!
 
(speriamo che prenda in mano la cosa un vecchio democristiano, almeno dopo non regge e ci racconta gli escamotage e i retroscena, tipo quando elessero marini al senato)

martedì 13 gennaio 2015

abilità che si acquisiscono con la vecchiaia

parlare male mentre sembra che parli bene.
 
celebriamo il momento: m'è capitato la prima volta oggi. ma ci sono talenti parecchio meno tardivi in giro.

lunedì 12 gennaio 2015

modi in cui poteva schiantare il mio babbone, ma fortunatamente gli hanno messo un tubo prima.

urlando "no!" a un doppio fallo di federer. all'ennesima volta che salta skygo. mentre windows 8 gli fa sparire il foglio excell col campionario dei calzini. rincorso da un cane pastore maremmano nella salita di torre a castello. alla notizia del pallone d'oro a roberto baggio. per apnea da madonne, moderata reazione al capo battuto nello spigolo del mobiletto dei bicchieri - quindi in definitiva ucciso da uno spigolo. travolto da un capriolo a usinina. travolto da uno snowboarder all'alpe di siusi. travolto da un camion mentre attraversa (cosa che gli sarebbe tuttora fatale e sarebbe fatale un po' per tutti). di gioia il giorno in cui lo stato italiano promulga una legge che vieta di andare a cene e ritrovi con le zie della moglie.
 
 
(più che crepuscolare la mia prosa cimiteriale, sia ben inteso e scongiurale. s'accendono lumini sperando di festeggiarci parecchi compleanni)