che mezza bastava. condivido con te Zero, gli ovvi ancorchè opportuni spunti di riflessione: facebook è il male. E che nessuno se la prenda sul personale ma è popolato che un gruppetto di narcisi che non hanno una sega da fare e sostanzialmente cercano fama e sesso. notizia per voi: almeno le veline ci guadagnano qualcosina.
punto due, giusto ieri si ragionava sull'opportunità di impartire ai figli nomi di persone che hanno avuto qualche impatto nella nostra vita - iniziativa considerata lodevole nel caso si scelgano i nomi dei nonni, degli amati zii o, come probabilmente potrei essere tentata di fare io, gli idolatrati e pomposi onoma cavati su dai libri - il ragionamento iniziava a scricchiolare pure a me mentre arringavo al momento di definire il criterio secondo il quale non scegliere. tesi: evitare quelli le persone del menga conosciute nel corso della vita. i livello di superstizione si fa alto, e sta alla base l'idea che il nome più che un omaggio sia un destino, e non ci credevano nemmeno quelli di nomen omen. e invece stamani, per il principio di agatha christie tre occorrenze sono una prova. non sarà degno di sant'agostino ma il regionamento fila.
terzo e infine ultimo, maledizione non c'è scampo. non c'è scampo alle trentenni in crisi. non c'è scampo non c'è scampo. e più hanno avuto una giovinezza spensierata e riverita più la crisi si fa largo, ed è nera, rugosa e puzza. insomma, 'na merda.
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