giovedì 9 aprile 2009

il proverbiale rumore dell'albero che cade

e sovrasta il silenzio della foresta che cresce, dovrebbe beneficiare del trade off finale che poi magari uno passa di là e dice cacchio ma questa foresta cinquant'anni fa non c'era! (e io c'ho sempre fatto parecchio affidamento su questo meccanismo, ma non divaghiamo). ecco dicevo, il trade off spesso non si manifesta, perchè ciò che è lento non fa notizia. ma cambiando la prospettiva solo per un secondo, prova a pensare quanto è diverso il mondo dall'inizio dell'integrazione europea in avanti, quanti meno scazzi, quante meno guerre, quasi quasi ci stanno simpatici pure i francesi. e tornando alla prospettiva solita, quella attenta all'attimo imminente e basta: i primi fondi invocati da berlusconi per far fronte alla tragedia abruzzese sono quelli dell'unione europea. così come parecchi dei progetti di ricerca dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (tra i quali uno destinato ad avvertire in tempo le popolazioni del rischio sismico) vengono finanziati dalla esigua parte di imposte che diamo alla UE.

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