le firme in cima non van bene.
il rumore della scrittura va bene.
il tono del primo monologo è troppo dritto, ci voleva uno che sapesse svisare, non un pianista classico. un jazzista. colpa mia.
il manni urla un po' troppo.
il rumore di fondo del matto blu mi piace. bravi. forse un po' troppo forte.
manni levati la pallina dal palato!
non si coglie l'ironia.
non posso essere obiettiva. il sottofondo foresta mi piace. anche se mancano un po' di rumori di traffico e avrei voluto un ruggito.
ho sbagliato a mettere le virgole. scusate tutti.
alla fine questo tono bethoveniano, che non avevo pensato, nella sua rassegnazione ha un suo senso. non è il mio ma va bene.
il filtro l'avete messo a lei alla fine? bravi!
odio questa chiusura. ma ubi maior radio cessat.
giovedì 30 aprile 2009
sabato 25 aprile 2009
riassumendo: pochi ma cazzuti
l'islanda è al voto per formare un nuovo parlamento dopo il marasma finanziario. il corrispondente di le monde, racconta quasi con ammirazione (rarità per i mangiarane) che nonostante la scarsa tradizione di barricaderi gli islandesi con la protesta ci sanno fare. (e han bloccato tutto!)
venerdì 24 aprile 2009
stasera son stanca
son stati due giorni pesanti, praticamente mi sento come se avessi partorito un esserino stortignaccolo che ora è di là e sgambetta per i fatti suoi andando stortignaccolo ma andando. ma la cosa che mi ha fatto più stancare non è stato il travaglio (c'ho pure guadagnato un libro) nè il parto (dà anche soddisfazione) ma l'infermiera che passando di lì mi diceva ma guarda che non è un bambino! è un cavallo! ed ero costretta a spegargli che io, gli zoccoli proprio non glieli avevo fatti. e quindi la domanda si impone: ma io quando parlo, quando scrivo, Zero, si capisce il che dico?
sempre saputo che i fiorentini
sono un popolo coi paraocchi e pieno di boria da far paura. ora succede che vogliono espellere, come da statuto, sergio staino dal pd di firenze perchè si candida alle europee con sinistra e libertà. il punto è che staino e bobo (non so per te Zero, ma per me di sicuro), sono parte fondante e fondamentale dell'idea che ho del pd e dei ds. anzi sono responsabili di grossa parte della buona idea che ho del pd e dei ds. ecco: benigni, bobo, berlinguer, mio nonno, le feste dell'unità, quella roba là insomma, hanno fprmato il mio senso d'appartenenza parecchio di più di tutti i discordi di d'alema messi insieme. sarò una pupattola sentimentale ma mi parrebbe il caso di fare un'eccezione.
michele santoro
ripeti con me: in - ter - pre - ta - re. e non in - tre - pre - ta - re.
l'insegnante di dizione di santoro dev'esser sull'orlo di una crisi di nervi. o forse va dalla stessa di di pietro?
l'insegnante di dizione di santoro dev'esser sull'orlo di una crisi di nervi. o forse va dalla stessa di di pietro?
giovedì 23 aprile 2009
forme altrenative al sitema capitalista
l'altra sera sartori diceva in tv che l'economia come disciplina ha fallito. è probabilmente vero, ed anche per motivi più profondi di quelli indicati da sartori. non solo non si è riusciti a prevedere la crisi finanziaria, e non solo non abbiamo un modello alternativo al dualismo stato-mercato. per me la cosa più grave è che la disciplina si è in qualche modo autoalimentata ed è difficile trovare qualche giovane studente che esca dal seminato, che si faccia venire in mente qualcosa di totalmente nuovo. si procede per piccole innovazioni rispetto al pregresso (ed è il modo saggio di procedere) senza avanzare un'idea totalemente nuova e incredibile (i folli, ci vorrebbe qualcuno un po' folle).
in ogni caso, anche la politica ha fallito ed anche i politologi (beccati questa sartori) che non sono stati affatto in grado di indicare la via nè di esprimere desideri radicalmente diversi dal solito pallino della crescita.
i giappone stanno facendo un tentativo di (boh, come posso dire) socialismo reale, o quello che è.
in ogni caso, anche la politica ha fallito ed anche i politologi (beccati questa sartori) che non sono stati affatto in grado di indicare la via nè di esprimere desideri radicalmente diversi dal solito pallino della crescita.
i giappone stanno facendo un tentativo di (boh, come posso dire) socialismo reale, o quello che è.
lunedì 20 aprile 2009
ecco qua
ora viene fuori che il pd è d'accordo a far slittare di un altro anno il referendum sulla legge elettorale. a parte che a mariotto segni stavolta gli prende un infarto (ed è la reazione sbagliata. la reazione giusta è occupare militarmente la rai e mandare in onda un quarto d'ora di bestemmie assortite con sottofondo di un quartetto d'archi), ma il fatto è che noi siamo scemi, porco cazzo. si vuole far leva sui militanti e mandarli in massa a votare al referendum o no? abbiam paura di perdere di nuovo. ma che c'è rimasto da perdere? dimostriamoci forti almeno sulle battaglie di principio.
noi neanche allora
eravamo fra quelli scintillanti. io ero un buco nero, letteralmente. più mi si girava intorno più ci si rendeva conto del buio. e invece si vedeva questa gente che stava in piedi dritta, anzi gli ci scappava pure di ballare. tra noi, quelli senza scia lucente, senza cravatta al collo, senza l'occhio nell'obiettivo, ci siam detti mille volte che i mediocri sono loro. ma se l'apparenza conta qualcosa, e si sa sempre di più che malgrado quello che uno pensa, quello in cui uno crede, che l'apparenza perdiana conta, bisogna prendere atto che loro hanno la scia e noi no. io no.
domenica 19 aprile 2009
sabato 18 aprile 2009
adoro le edizioni locali
Siracusa, 00:01
SCOMPARSO UN BAMBINO A SIRACUSA, RICERCHE IN
CORSO
Siracusa, 00:08
RITROVATO BAMBINO SCOMPARSO A SIRACUSA, ERA SU UN
ALBERO
rubata (tanto per cambiare) da wittgenstein
venerdì 17 aprile 2009
rientro a casa adesso
e mentre getto la pasta al forno nel micronde metto su raidue ed ecco l'estasi: academy. il programma dove si balla e si dicono cose del genere: "beh, il fisico è importante e tu non lo usi!"
giovedì 16 aprile 2009
non potevo però resistere
alla censura delle paperelle sexy ad opera di graziano sceriffo cioni, escluso dalla corsa a sindaco di firenze. soprattutto per il livello di surreale:per cominciare le scandalose pennute sono state denunziate da una mamma (signora mia, come li educa i suoi figli se già si accorgono che quelle paperelle han qualcosa da noscondere?), l'appiglio giuridico per il sequestro è dato dalla vicinanza non con una scuola ma con una chiesa (che nel centro di firenze son piuttosto fitte, ma insomma chi stiamo proteggendo, gli anziani vescovi fiorentini?), a compiere il misfatto è stata la coin di via calzaioli (azienda notoriamente sovversiva e spregiudicata). ma l'immagine migliore è quella dei carabinieri che sequestrano le viziose papere e le ripongono assieme ad armi e droga nei magazzini delle prove del reato.
martedì 14 aprile 2009
periodo di stanca
non ho voglia di cercare notizie e veder cosa c'è dietro, capire il meccanismo. mi è già capitato un'altra volta, e quella volta fu a causa dell'overdose da lanci d'agenzia. non mi va neanche di stare a cercare le cause e i meccanismi di questo calo d'attenzione, il punto è la classica informazione di servizio: ci sta che p run po' scriva solo minchiate o non scriva affatto. resisterai Zero?
lunedì 13 aprile 2009
e mentre il presidente rockstar
lancia la palla al cane, autorizza l'uso della forza contro i pirati somali. l'ostaggio americano è stato portato in salvo ma tre pirati sono stati uccisi nello scontro. dei dieci ostaggi italiani, invece, non se ne sa molto, e il presidente operaio (che non ha resistito al richiamo della foresta e alla fine si è infilato il giubbetto della protezione civile) ancora non si è pronunciato in nessun senso. si attende la richiesta di riscatto.
bo bau
bella forza, se andrò a stare alla casa bianca accetterò di prendere il cane pure io. ma non mi lascerò convincere da niente di meno spazioso. (e comunque obama si è preso un cane piccolo piccolo e sbruffoncello col solo intento di fargli fare pipì sui mocassini di gordon brown la prossima volta che passa di lì).
david bowie
nel '97 aveva bisogno di liquidità per ricomprarsi i diritti di alcune sue canzoni. e lanciò i bowie bonds, che garantivano un interesse più alto dei titoli statali. in un solo giorno furono venduti tutti. poi però, quattro o cinque anni fa, con la crisi del disco e la pirateria, il rating dei bowie bond fu abbassato fino allo status di junk bond. apprendo all'Internazionale che c'è chi incolpa bowie di aver inventato il meccanismo che è poi alla base dell'attuale crisi finanziaria. se fosse vero, ma non lo è, avremmo avuto la fantasia al potere senza neanche accorgercene.
sabato 11 aprile 2009
il processo alla eternit
storico per più di un verso, si è aperto in un momento in cui la stampa italiana non poteva dargli visibilità (per motivi ovvi e giustissimi, una volta tanto). la notizia sbarca inaspettatamente in francia ed addirittura apre l'edizione di stasera di lemonde.fr, seppure non coinvolga direttamente i mangiarane.
fermi tutti questa è una rapina
consegnatemi subito delle istruzioni comprensibili per mettere i sottotitoli alla settima serie di west wing o convinco i gestori di facebook a cambiare di nuovo le grafiche.
sono un'adulta
dopo quasi dieci anni di occhiali emporio armani è venuto il tempo di giorgio armani.
riassumendo: non gli è piaciuto
il disco di morgan a dondoni de la stampa. ti consiglio di leggere la recenzione se hai voglia di una prosa moderata.
famiglia
i miei oggi hanno comprato entrambi il corriere di siena per godersi ciascuno le cattive notizie dalla propria personale copia. (umpf)
venerdì 10 aprile 2009
com'erano
belli i numeri quando erano solo cifre, simboli astratti di mele restanti, fette di torta bastanti per tutti quanti i bambini, pecore saltanti staccionate nel sonno. e poi il primo declino con le lettere arrivate a mescolarsi, simboli privi di correlativo oggettivo afferrabile con le mani. pi grechi insidiosi e XYZ voltagabbana furono gli inaspettati messia del lato oscuro del contare. e poi il tracollo coi rapporti impossibili, le radici indicibili, i logaritmi impronunciabili. un crescendo esponenziale dell'inutilità dell'abaco. ed eccole infine, snob, esterofile figures. percentuali che non sommano cento, treni di decimali privi di un intero a condurli, discordi panieri di consumo variabili come il cielo d'irlanda, unità di misura incerte e inespresse, didascalie minuscole a puntualizzare l'ovvia deficienza del lettore, impotente come le bambine con le dita grosse che sfogliano a casaccio margherite. analisi inesatte portate dal vento come petali venuti via doppi.
cv - (a.k.a che voi?)
senza essere qualificati è dura, ho perfino trovato difficoltà con la casella stato civile. (how is the english for "mantenuta"?)
giovedì 9 aprile 2009
babelfish, o anche siamo al cazzeggio
Lavorare con voi sarebbe per me un’opportunità per capire come si fa veramente questo mestiere, eliminando dal mio immaginario inconscio le storture cui mi ha assuefatta il mio paese.
To work with you would be for me an opportunity in order to understand like makes truly this trade, eliminating from my imaginary unconscious storture which my country has accustomed me.
(vien voglia di riprendere in mano guida galattica).
To work with you would be for me an opportunity in order to understand like makes truly this trade, eliminating from my imaginary unconscious storture which my country has accustomed me.
(vien voglia di riprendere in mano guida galattica).
orpo!
una mia amica su facebook ha messo una foto in mutande. e reggiseno (ma di quello non c'aveva veramente bisogno). ora tutte le volte che fa qualcosa appare lei in mutande.
quando dici "severgnini un moderato"
dici bene, ma ogni tanto si scrolla di dosso il suo acume cento per cento DC e ti fa il titoletto riottoso. (tuttavia non credo avrà la stessa fortuna di c'hanno la faccia come il culo)
la nazione tutta è giustamente
impegnata a occuparsi in vario modo (sia costruttivo che semplicemente isterico) del terremoto abruzzese, è normale. ma intanto nel mondo succedono cose:
pirati redarguiti da hillary clinton e con l'FBI alle calcagna, i georgiani protestano contro il premier, in moldavia succede di tutto, e l'iran ha messo in funzione non so che cosa ma in ogni caso nucleare.
pirati redarguiti da hillary clinton e con l'FBI alle calcagna, i georgiani protestano contro il premier, in moldavia succede di tutto, e l'iran ha messo in funzione non so che cosa ma in ogni caso nucleare.
il proverbiale rumore dell'albero che cade
e sovrasta il silenzio della foresta che cresce, dovrebbe beneficiare del trade off finale che poi magari uno passa di là e dice cacchio ma questa foresta cinquant'anni fa non c'era! (e io c'ho sempre fatto parecchio affidamento su questo meccanismo, ma non divaghiamo). ecco dicevo, il trade off spesso non si manifesta, perchè ciò che è lento non fa notizia. ma cambiando la prospettiva solo per un secondo, prova a pensare quanto è diverso il mondo dall'inizio dell'integrazione europea in avanti, quanti meno scazzi, quante meno guerre, quasi quasi ci stanno simpatici pure i francesi. e tornando alla prospettiva solita, quella attenta all'attimo imminente e basta: i primi fondi invocati da berlusconi per far fronte alla tragedia abruzzese sono quelli dell'unione europea. così come parecchi dei progetti di ricerca dell'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (tra i quali uno destinato ad avvertire in tempo le popolazioni del rischio sismico) vengono finanziati dalla esigua parte di imposte che diamo alla UE.
mercoledì 8 aprile 2009
la prevenzione e il vaccino
per il papilloma virus sono importantissimi e fa bene la regione toscana ad informare le cittadine. ma lo spot che va in onda sugli autobus è inquietante.
martedì 7 aprile 2009
la voglia di andare lì (abruzzo/1)
e vedere coi propri occhi è tanta. ma non posso, ed è cinico pensare a castrofi del genere dal mero punto di vista proprio, mio, il punto di vista di chi ha voglia di capire e vedere e raccontare, senza esserne poi in definitiva coinvolto.
una cosa utile, però si può fare anche da qui, controllare. aiuti promessi all'abruzzo:
- confindustria (emma marcegaglia): soldi, farmaci, collaborazione imprese edili
- governo italiano (silvio berlusconi): fondo europeo crisi, ammortizzatori sociali per autonimi e commercianti
- partito democratico (dario franceschini): risorse logistiche del partito. (cucine da campo, tendoni etc.)
- banca monte dei paschi: ristrutturazione basilica san bernardino
- alcuni dei mille e mille enti che hanno aperto conti correnti per la solidarietà.
non mi interessa adesso dibattere sulla bontà delle intenzioni, sul tema degli aiuti dall'estero, sul modo di gestire la crisi. non ci capisco una cippa di protezione civile. voglio rileggere questo p*** tra sei mesi, tra dodici, tra ventiquattro. e vedere quante promesse son state mantenute.
una cosa utile, però si può fare anche da qui, controllare. aiuti promessi all'abruzzo:
- confindustria (emma marcegaglia): soldi, farmaci, collaborazione imprese edili
- governo italiano (silvio berlusconi): fondo europeo crisi, ammortizzatori sociali per autonimi e commercianti
- partito democratico (dario franceschini): risorse logistiche del partito. (cucine da campo, tendoni etc.)
- banca monte dei paschi: ristrutturazione basilica san bernardino
- alcuni dei mille e mille enti che hanno aperto conti correnti per la solidarietà.
non mi interessa adesso dibattere sulla bontà delle intenzioni, sul tema degli aiuti dall'estero, sul modo di gestire la crisi. non ci capisco una cippa di protezione civile. voglio rileggere questo p*** tra sei mesi, tra dodici, tra ventiquattro. e vedere quante promesse son state mantenute.
lunedì 6 aprile 2009
domenica 5 aprile 2009
siamo un esercito (festival del giornalismo di perugia)
quattro o cinquecento ragazzi tra i venti e i trent'anni, tutti vestiti nello stesso modo - che si suppone essere il modo in cui si vestono i giornalisti in italia - tutti con gli stessi giornali in mano. è una delle prime volte in vita mia che mi rendo conto di essere uno stereotipo, entrata da qualche minuto al teatro pavone di perugia durante l'incontro tra gianni riotta e john lloyd. nascondo l'internazionale cercando di eliminare almeno un segno distintivo. camicie azzurre o a righe. maglioncini. scarpe basse e tendenzialmente comode, ché questo, si sa, è un mestiere che si fa con la suola delle scarpe. luigi mi chiede: ma tu vuoi fare la giornalista? mi sembra strano che non lo sappia. lo sanno tutti. è stupito, forse un po' deluso. io non leggo neanche i giornali, mi spiega. emanuele lo guarda come se fosse un alieno. resistiamo venti minuti e usciamo. all'incontro successivo tony capuozzo non si presenta, ma lo scopro più tardi, ci siamo andati attirati dalle proverbiali occhiaie ma non l'abbiamo aspettato. abbiamo preferito mangiare e poi vedere che succedeva all'incontro sulla stampa universitaria. a parte un paio di relatori, gli altri davano l'impressione di non sapere minimamente come si fa a parlare in pubblico. una ragazza era talmente tesa da non ricordarsi che facoltà frequenta. abbiam riso molto su questa cosa. ma è facile per noi, siamo radiofonici da strapazzo, le chiacchiere sono il nostro pezzo forte, vorrei proprio vedere cosa combineremmo con una telecamera puntata addosso. poi i ragazzi se ne sono andati e io sono rimasta sola col puzzle che pare essere il futuro. vado all'incontro sul giornalismo economico. parlano della crisi delle banche, del G-20. a un certo punto però non possono più ignorare noi, l'esercito in clarks e giacche di velluto, uno dei relatori mi dà una buona notizia, crede nella specializzazione. bene, su questo ci siamo. ma non si va oltre. è chiaro a tutti che il mercato è bloccato, non c'è posto per noi. usciamo in mezzo al delirio per marco travaglio che deve arrivare. una situazione surreale, se vuoi te la racconto in un altro p*** Zero, ché non ha nulla a che fare col giornalismo. ti basti sapere che gli esclusi dall'incontro battevano i pugni sui vetri delle porte. nemmeno ci fossero i beatles.
al mattino successivo do dimostrazione al mondo ancora una volta che non c'è modo di farmi far tardi a qualcosa di improrogabile. non importa se sei barista o minimetrò, non mi farai perdere adrian monk. adrian monk non è quello del telefilm, è il direttore del master di giornalismo dell'università di londra. il master è rivolto a ragazzi di tutto il mondo. afgani, siriani, nigeriani, europei. abbiamo dovuto prenotare per incontrare questo quarantenne biondo e concreto. oltre alle scarpe, ha anche pantaloni e maglietta comodi, sembra voglia dirmi che non si fa solo con le suole questo lavoro. si fa con tutto il corpo. ci mette esattamente 13 minuti a utilizzare la parola che temevo: mission. se siete qui, e se siete intenzionati a fare i giornalisti il vostro obiettivo non è avere una casa con il giardino a quarant'anni e il resto. noi siamo gente che ha una missione. siamo ancora a parlare di vocazione, ma anche su questo se vuoi ci torno in separata sede, Zero.
noi, quelli che hanno prenotato, quelli con lo stesso quadernetto in mano, abbiamo ben altre domande. quanto costa? quanto dura? i vostri ex studenti hanno trovato un buon lavoro? e soprattutto: la vostra scuola ci darà l'accesso all'ordine dei giornalisti italiano? abbiamo quasi tutte le informazioni che abbiamo chiesto. ma quella sull'accesso all'ordine no. è chiaro che a londra ti insegnano esattamente tutto quello che devi sapere per fare il giornalista, ma poi sarà praticamente impossibile tornare a farlo in italia.
adrian monk ci invita ad andare a sentire seymour hersh. e noi sciamiamo da una sala all'altra. ha settantadue anni, scrive per il newyorker, ha scritto per il ny times. ha documentato e scoperto molte cose su abu ghraib, sul vietnam. ha vinto il pulitzer a 33 anni. ha una figlia di quindici anni. ha avuto il tempo di fare praticamente tutto, nella sua vita privata e nella sua carriera. non riesco a non pensare che io non l'avrò, ho un cromosoma X di troppo. ci fa ridere e ci spiega la guerra, berlusconi e bush, l'america. è meravigliosamente asciutto. noi l'amiamo. e lui ci dice che il lavoro dei giornalisti non è amare. lo sappiamo, ma ci fa bene sentircelo dire. a tutto quanto l'esercito, e molto a me. finalmente sento qualcosa che abbia a che fare con il senso del mestiere, qualcosa che abbia significato.
ma qui non si riesce a capire come diavolo ci si arriva, in una settimana di festival. forse non ci si arriva.
cambia la stagione
i segni evidenti nella provincia italiana, nel centro sud toscana, insomma qui al paesello mio bello, sono: il vicino di casa che alle 9 di domenica pota in modo drastico le piante rampicanti del gazebo utilizzando la Sega Più Potente Del Globo, la moglie cerca invano di spostare i due cedri che si è fatta arrivare a dorso di cammello da beirut, la nipotina dei due sfila sulle scale di casa indossando un abitino viola di moschino della collezione bimba sping&summer 2009. alla finestra della casa accanto una tipa in reggiseno, svegliata dal cugino cinquenne con una magistrale ombrellata (la persona corta ha imparato fuori stagione ad aprire gli ombrelli, ed ora ottiene soddisfazione di ciascun esemplare gli capiti a tiro in qualunque condizione atmosferica, e in qualunque stanza della casa) mette lenzuola gialle sotto al piumone verde al ritmo di jovanotti - un disco un po' vecchio. il cinquantenne padre della tipa e zio del cinquenne decide arbitrariamente di imbiancare sala, la moglie lo insegue armata di una teoria di spugnette e stracci per non sporcare, il nonno sovrasta i rumori del litigio bestemmiando perchè in malesia piove - e il gran premio viene sospeso. tutte cose che possiamo sapere perchè è cambiata la stagione e le finestre sono aperte.
our job is not to love
prima che evaporino impastate nelle cose che vanno fatte, bisogna che scriva delle cose che si devono fare.
giovedì 2 aprile 2009
quando alcuni sassolini diventano un mucchio?
se ne aggiungi uno sull'altro, a che punto puoi dire che sono un mucchio di sassolini e non più alcuni sassolini?
la corte costituzionale ha bocciato parti della legge 40, a quattro anni dal referendum che non raggiunse il quorum. te lo ricordi? io si. faceva caldo, avevo degli esami. si diceva fecondazione assistita e tutti pensavano alla bioetica, qualcuno faceva discorsi terroristici sull'eugenetica. il centrodestra era contrario, il centrosinistra non prese posizione. c'erano 4 quesiti e chi dichiarava il voto diceva che ad uno dei quattro avrebbe risposto no. ma mai lo stesso. i media aumentarono la sensazione di casino, si capì praticamente subito che non saremmo mai arrivati al quorum, e infatti andarono a votare un quarto degli aventi diritto, e addirittura per alcuni quesiti meno: al referendum si possono rifiutare le schede. fuori dai seggi c'erano i movimenti per la vita, e nessuno dei partiti. libertà di coscienza. la confusione era totale.
al prossimo tema etico (e ce ne sarebbe uno che circola, mi pare), che facciamo? aspettiamo la corte costituzionale? o peggio: c'è da risistemare la legge 40, facciamo un passo avanti con questa e ci facciamo battere sul testamento biologico?
la corte costituzionale ha bocciato parti della legge 40, a quattro anni dal referendum che non raggiunse il quorum. te lo ricordi? io si. faceva caldo, avevo degli esami. si diceva fecondazione assistita e tutti pensavano alla bioetica, qualcuno faceva discorsi terroristici sull'eugenetica. il centrodestra era contrario, il centrosinistra non prese posizione. c'erano 4 quesiti e chi dichiarava il voto diceva che ad uno dei quattro avrebbe risposto no. ma mai lo stesso. i media aumentarono la sensazione di casino, si capì praticamente subito che non saremmo mai arrivati al quorum, e infatti andarono a votare un quarto degli aventi diritto, e addirittura per alcuni quesiti meno: al referendum si possono rifiutare le schede. fuori dai seggi c'erano i movimenti per la vita, e nessuno dei partiti. libertà di coscienza. la confusione era totale.
al prossimo tema etico (e ce ne sarebbe uno che circola, mi pare), che facciamo? aspettiamo la corte costituzionale? o peggio: c'è da risistemare la legge 40, facciamo un passo avanti con questa e ci facciamo battere sul testamento biologico?
waterloo, wonderbra, telefonare ore pasti, obama
De Bortoli al corriere (di nuovo. giubilo popolare. non mi pare fossimo così contenti quando c'era, si vede che è cambiata la prospettiva) e Riotta al sole24ore. a chi lo lascia il suo studio, quello più elegante di tutti? reggiti forte: Belpietro.
peggio di così non può andare? potrebbe cominciare a piovere.
peggio di così non può andare? potrebbe cominciare a piovere.
mercoledì 1 aprile 2009
scarto generazionale
obama ha regalato alla regina elisabetta un ipod, lei gli ha regalato una sua foto. (sua di lei).
io le copio in cartelle distinte per argomenti
problemi? e te? butti tutto? le stampi? tieni solo quelledi qualcuno? beh, c'han fatto uno studio su: psicologia spicciola sui conservatori di mail.
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