prima di tutto lasciatemi dire che ero molto ma molto figa. molto. oh.
poi è necessario dire che mi sono presa l'influenza esattamente la sera prima.
perciò con un aulin in pancia e un chilo di fazzoletti in borsa mi sono avviata verso il luogo dell'impatto. eravamo sette poveri diavoli e una raccomandata figa. ma molto più figa di me! tacco alto, gonna corta, trucco serio. e non c'aveva neanche il raffreddore. - è un'ingiustizia! - penso, e forse anche lo mormoro. ma non vado oltre.
e lì la giustizia. i miei degni compari, i portatori di cromosoma Y che la sorte ha voluto assegnarmi stamane, hanno iniziato a dileggiare quella pantera della raccomandata figa. lei entrerà, ma noi ci siamo divertiti. e per una volta non ci si deve sentire neanche stronzi.
ah, poi per stare alla cronaca: ti mettono in una stanza con un tavolo ottagonale, ti danno quattro pagine dove è descritto un problema facilissimo da risolvere e passi 40 dei 50 minuti a disposizione guardando gli altri nella speranza che riescano ad allungare il brodo.
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