giovedì 29 ottobre 2015

cantami, o diva,

del pelide achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli achei.
 

lunedì 26 ottobre 2015

heroes

l'incidente di ieri in motogp è un fatto sportivo, per me si tratta di un fatto di narrazione.
 
ci ritornerò su, non so se pubblicamente, ma Zero, solo per fissare il pensiero.
 
il sigillo del decimo mondiale - non è interessante il livello numerico quanto piuttosto la supremazia duratura, venti anni di vittoria, e ancora e più incredibilmente, il ritorno alla vittoria dopo una serie di anni di assenza, in un'età strabiliante. ecco: nuovamente compiere un'impresa fuori dal comune - pone valentino rossi al di sopra e al di là dell'imitazione. questa è una caratteristica dell'eroe: le sue gesta sono inimitabili. nessun altro potrà farlo in futuro, e sicuramente nessuno dei concorrenti di oggi. inimitabile e irripetibile. questo è il motivo per cui è importante la vittoria del mondiale, nulla toglie al valore, pone nelle serie storiche il sigillo.
perciò capisco marquez e il suo accanimento, non di semplice invidia si tratta ma di lasciarsi aperto lo spiraglio per iscriversi nell'olimpo, un tentativo di non precludersi le vie del cielo, limitando la crescita del tetto.
 
l'incidente di ieri - seppure in questo schema interpretativo dell'eroe di cui arbitrariamente mi avvalgo l'elemento etico non sia compreso - cala un'ombra di calcolo e perfidia, che corrompe il mito. ed ecco che invece la direzione gara regala la possibilità di ripristinare l'ideale purezza attreverso una ulteriore prova da sostenere. che lavi l'onta dell'errore e che ci permetta di vedere in quaranta minuti il massimo possibile dell'impresa.
 
e adesso l'attesa: tutta parte della narrazione.
 
e il dubbio: riuscirà l'uomo in tale e tanto? saprà essere dio? 
 
  

insomma, riassumendo

indicatemi il culo che devo baciare, poi mi regolo da me.
 

mercoledì 21 ottobre 2015

l'importanza della geografia

oltre che a saper localizzare luogo di nascita del nonno di heidi (e se tu avessi qualche amica con prole potresti capire Zero), ti aiuta a distinguere pervenire a verità fondamentali della vita tipo: hong kong non è propriamente cina, la cina è la cina e singapore non c'entra una fava con la cina. tra le tre località la distanza non è propriamente trascurabile, sicchè quando vi dicono che ci vuole la nave per portare la roba da un posto all'altro - sapendo la geografia - potreste evitare di fare la faccia del maccheccazzodici.   

martedì 20 ottobre 2015

stavete parlando di me?

ho appena preso una parte a culo su facebook

che mezza bastava. condivido con te Zero, gli ovvi ancorchè opportuni spunti di riflessione: facebook è il male. E che nessuno se la prenda sul personale ma è popolato che un gruppetto di narcisi che non hanno una sega da fare e sostanzialmente cercano fama e sesso. notizia per voi: almeno le veline ci guadagnano qualcosina.
punto due, giusto ieri si ragionava sull'opportunità di impartire ai figli nomi di persone che hanno avuto qualche impatto nella nostra vita - iniziativa considerata lodevole nel caso si scelgano i nomi dei nonni, degli amati zii o, come probabilmente potrei essere tentata di fare io, gli idolatrati e pomposi onoma cavati su dai libri - il ragionamento iniziava a scricchiolare pure a me mentre arringavo al momento di definire il criterio secondo il quale non scegliere. tesi: evitare quelli le persone del menga conosciute nel corso della vita. i livello di superstizione si fa alto, e sta alla base l'idea che il nome più che un omaggio sia un destino, e non ci credevano nemmeno quelli di nomen omen. e invece stamani, per il principio di agatha christie tre occorrenze sono una prova. non sarà degno di sant'agostino ma il regionamento fila.
terzo e infine ultimo, maledizione non c'è scampo. non c'è scampo alle trentenni in crisi. non c'è scampo non c'è scampo. e più hanno avuto una giovinezza spensierata e riverita più la crisi si fa largo, ed è nera, rugosa e puzza. insomma, 'na merda.  

lunedì 19 ottobre 2015

Partendo dal presupposto che il mio odio per

Claudio Lippi è tanto più ingiustificato quanto più focalizzato a livello visivo su quel suo testone pieno di capelli inverosimili eppure – ne sono certa – tutto frutto di naturale dote, si fa sempre più largo l'ipotesi che a ideare i palinsesti della patria tv sia rimasto l'ultimo dei dadaisti. Mi pregio di rilevare che il pomeriggio della domenica di canale cinque, per mano di una Barbara D'Urso circonfusa di luce, ci regala il talent supremo dal titolo pressappoco "chi sarà il nuovo Claudio Lippi" requisiti saper presentare, recitare, cantare e – attenzione – ballare (nota infatti la maestria del nostro nel librarsi in mazurke tanto quanto in scatenati balli del qua qua). È data per scontata l'attitudine al buonismo e al commento finto sapido. Giudice della kermesse: il voto popolare, espresso alla presenza dell'imitando Claudione Lippi che in tutto il suo bietolante splendore scende dalla scala di ottantasette gradini in 1' e 47'', stringendo mani agli ottuagenari in deliquio e struffando i capelli dei più giovani (e per più giovani si intende fino ai trentacinque, e magistralmente il Claudio si guadagna occhiate che promettono gomme bucate). Assiso nel trono del Meglio del Colosseo, si trova ad altezza occhi la tibia della D'Urso sistemata – evidentemente grazie ad un avveniristico complesso di corde e carrucole – a metà quota tra noi poveri umani e il blu del cielo popolato da unicorni, che soave ma allegra lo incensa chiedendo: chi mai potrà eguagliare la carriera di Claudio Lippi? Il quale giurerei che per un attimo perfino si vergogna, ma è un lampo: non c'è tempo da perdere: incalza la presentazione dei candidati. Confesso che crollo svenuta e m'abbandono a un sonno nient'affatto ristoratore che si avviluppa con moto circolare attorno al grande quesito: ma quanto si divertono gli autori di domenica5?     

martedì 13 ottobre 2015

Il capo del mio capo

quando se ne andrà, sarà brutto. fai conto, è così: https://www.youtube.com/watch?v=0bL5obKexck

lunedì 12 ottobre 2015

facce da lunedì

per anni per me il lunedì è iniziato la domenica sera, poi - e credevo non sarebbe successo mai, perciò improvvisamente - da qualche mese il giorno di inizio della settimana è tornato il lunedì e la domenica pomeriggio ha ritrovato il suo normale passo di cazzeggio in casa, nullafacenza espansa, montaggio mobiletti, piumoni, pizze al gorgonzola, fabio fazio. e sono così grata di questo cambiamento, che il lunedì mattina sono le vostre facce da lunedì mattina che mi mandano di traverso la giornata.

martedì 6 ottobre 2015

lo zen

esercizio di oggi: ritrovare la concentrazione e la pace interiore compiendo un gesto ripetitivo e trattenendo in testa "mia madre è strana mi dà del figlio di puttana". nemmeno i bonzi fanno meglio.