venerdì 3 dicembre 2010
gli imprenditori
hanno dei figli. e i figli degli imprenditori che hanno fortuna, ovvero quelli che avranno un patrimonio in mano un giorno - perchè magari il babbo è stato bravissimo o magari un po' disonesto o più probabilmente tutte e due le cose - possono essere simpatici o antipatici ma ci staranno inevitabilmente sul culo. i figli degli imprenditori poco bravi, o poco fortunati o incapaci di trovare un punto molle nella rettezza morale per diventare disonesti, o che proprio non trovano il modo dessere disonesti, ecco quelli mi fanno una pena e una tenerezza indicibile. e a questo ragazzino con le gambe grosse, che aspetta il babbo che è nell'ufficio in fondo - e io so cosa stanno dicendo al babbo, e son cose che non metteranno in una buona situazione nessuno - io gli darei un paio dei miei ringo, se ce li avessi. lo farei seder di qua dal banco perchè sappia come è successo quando succederà, e cosa vorrà dire il sibilo "le banche" sospirato dalla mamma, a cena. non capirà mai, credo. dopotutto è incomprensibile anche per noi che lo facciamo, anche per noi che invochiamo basilea II in avallo delle nostre decisioni, anche noi che capiamo quali sono le ragioni tecniche delle scelte del credito è incomprensibile il ruolo che stiamo giocando, eppure abbiamo la nozione che sia fondamentale.
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