ma non lo sono, pare. però alla fine siamo tutti uomini e donne. e di quelle cose viviamo: mangiare, dormire, fottere. me lo devo ricordare.
(o forse no. o meglio di no. io ho letto sofocle, ho la prova che c'è dell'altro. io ho suonato miles, non si può soffiare via quella delicatezza - neanche dai buchi di un sassofono. io ho danzato i passi dai caraibi, e la gioia mi scorreva nei piedi. ho amato nel silenzio, odiato con calma sorda, sorriso complice, protestato con violenza, analizzato con pazienza. io ho toccato il grande vetro, comprendo la complessità. e te zero, quante cose ci sono sul tuo pero?)
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