il nuovo direttore del corriere della sera. gira un nome che mi fa bruciare lo stomaco (perchè dice che ho fatto una gran cazzata quasi un decennio fa) però sarebbe un gran nome, con tutte le doti.
mercoledì 29 aprile 2015
giovedì 23 aprile 2015
i giorni dei libri
mi piacciono, i miei sono iniziati sul serio in quinta elementare. ero già una lettrice forte, sono sempre stata una bambina solitaria, e anche sola in fondo, e verso i dieci anni lo ero anche di più. trovai il mago di Oz in casa, in un'edizione per adulti. abbastanza fuori dal comune per casa mia, i miei leggono altro, molto, soprattutto mio babbo, ma legge altro. era anche un'edizione un po' così, con le pagine spesse, la copertina blu e rossa, rigida che vuol dire scomoda, e pure bruttarella. insomma, il mago di Oz lo finii in cinque giorni e non mi piacque, mi stava sulle balle dorothy e mi ci sta ancora. ma era scritto bene sicchè mi faceva digerire pure sta gran minchiata dello spaventapasseri che chiacchiera e del leone che ha paura. e quello ho sempre cercato dopo, e anche ora. come negli occhi di tutte le donne che ami cerchi la scintilla di quelli del tuo primo amore: io cerco: le cose scritte bene, l'intelligenza, la cura, la consapevolezza di quel che stai scrivendo - che non esclude affatto la spontaneità. e quel mio primo libro, con lo sguardo incrociato da pari a pari con l'autore, in cui nessuno ti si rivolge con simpatia o condiscendenza, è stato. il confronto con qualcuno molto sveglio, che poi non ti ci trovi d'accordo ma è stato un piacere scoprirlo.
il mio nuovo lavoro
è molto differente dal precedente, seppure lavori per la stessa azienda di prima. una delle differenze più grosse è che qui viene spesso utilizzata la parola seppure a profusione, mentre seppure mi stia sforzando non riesco a ricordare di averla mai usata prima in modo non ironico.
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