venerdì 6 giugno 2014
ognuno ha il suo kurtz prima o poi da affrontare
e a giudicare dal numero di volte che ho tirato giù dal penultimo scaffale della libreria cuore di tenebra ce ne devo avere almeno un mazzetto, o forse sopravvaluto l'importanza di tutti loro, è una mia caratteristica d'altra parte. comunque nelle mie sei o sette riletture non ho mai trovato la vera saggezza del romanzo, ho trovato il valore totemico, il rito di passaggio, il fiume e gli occhi gialli nella notte scura. ma quello che mi serviva, mi accorgo è un manuale: come si affronta kurtz? nell'epoca della rapidità e della bassa concentrazione ci vorrebbe uno stringato decalogo.
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