giovedì 16 ottobre 2014

sandro veronesi

giurami che sei stato bravo, che sei stato onesto.

lunedì 11 agosto 2014

menomale

ci sei tu, altrimenti la mia coscienza si farebbe degli scrupoli.

venerdì 11 luglio 2014

quando avevo 21 anni

sentenziavo con una sicurezza da far impallidire la sibilla cumana, e un giorno nel caldo sole del cortile del rettorato, affiancata dalla fida fedu, il miglior sancho nelle campagne di frivolezza dura, sibillai: le trentenni sono molto più in forma di noi, vanno in palestra, si sanno curare. pensammo che dieci anni dopo anche noi saremmo state in una forma fisica splendida, impeccabilmente truccate, perfettamente vestite. bene, ho circa sette mesi per maturare un genuino interesse per abiti e borse, un'attenzione non legata alla capacità sportiva del quadricipite femorale e tirare fuori la mia vera naturalezza davanti ai fotografi eppoi vi potrò dire raggiunte e superate, gattine dalle perfette onde tra i capelli e sicure mosse con l'eye liner. per adesso ho studiato con impegno, molto e costante, ma il talento non è sbocciato. 
che peccato. quando sibillavo allegramente ero già invidiosa. è inutile negare l'evidenza che la bellezza paga, il povero bukosky può farsene una ragione post mortem, ma i belli ce la fanno, non gli basta ma ce la fanno e qualche volta gli basta pure. ma soprattutto noi, che non siamo brutti, perchè le opposizioni nette alla nostra età non ci piace più esprimerle, ma siamo solo diversamente curati, non ce la facciamo e ce ne facciamo un cruccio e un problema. però quando sibillavo allegramente me ne sbattevo in fondo anche allegramente il cazzo. perchè ero molto più saggia e il metro di giudizio era unico, la vanità era mezzo e metodo per trovarsi un fidanzato, perciò più che lo stile era la taglia a fare la grande differenza. adesso invece, che inizi a sospettare qualcosa sul funzionamento dei rapporti, sai bene che non puoi competere con nessuna delle donne là fuori, nemmeno con le culone foruncolose, per il semplicissimo motivo che loro a differenza tua non rompono i coglioni, non danno raccomandazioni e non hanno aspettative, eppure la circostanza non ti libera. 
perchè. 
mi serve un bel respiro perchè ammettere di far parte di uno sciame di scemi è dura.

perchè devi dimostrare a te stessa a a tutti coloro i quali sono dotati di occhi o di altro senso in grado di apprezzare le futilità che sei all'altezza, sai stare al mondo, sei in grado di farlo con spigliatezza e anzi la trovi cosa del tutto naturale. ovviamente non per tutti è così, c'è chi nasce con l'attitudine al trucco e al parrucco, e trova tutto veramente piacevole e naturale. ma che ci vuoi fare zero, di stronzi in giro ce ne sono sempre stati, son quasi dieci anni che mi ci incrocio nei cortili.

tantalo eau de toilette

bisogna alzarsi, andare in bagno, lavarsi la faccia col suo sapone apposta, asciugarla per benino, e darmi la crema viso. Tutte le sere e tutte le mattine va fatta questa cosa. Tutte le mattine dai ventanni ai novanta.

Che merda la vita.  

venerdì 6 giugno 2014

ognuno ha il suo kurtz prima o poi da affrontare

e a giudicare dal numero di volte che ho tirato giù dal penultimo scaffale della libreria cuore di tenebra ce ne devo avere almeno un mazzetto, o forse sopravvaluto l'importanza di tutti loro, è una mia caratteristica d'altra parte. comunque nelle mie sei o sette riletture non ho mai trovato la vera saggezza del romanzo, ho trovato il valore totemico, il rito di passaggio, il fiume e gli occhi gialli nella notte scura. ma quello che mi serviva, mi accorgo è un manuale: come si affronta kurtz? nell'epoca della rapidità e della bassa concentrazione ci vorrebbe uno stringato decalogo.

giovedì 5 giugno 2014

A tassi negativi

non era mai successo, è successo. mi ricordo che quando ero giovane, durante una lezione di economia finaziaria, il solito sechione che amava perdersi in virtuosismi chiese di simulare un caso del genere. quelli di noi che ancora stavano ascoltando lo mandarono a cagare gli altri non oso pensare cosa copiarono dalla lavagna nell'ora successiva, il prof manco a dirlo fu contento di spiegarci "un caso puramente di scuola" e ci puppammo tutta la dimostrazione. ai secchioni tocca dargli ragione anche a scoppio ritardato.

mercoledì 4 giugno 2014

settimana di grandi soddifazioni

dal punto di vista della forma fisica. e ovviamente, visto che la mia più che una forma è un blob, sto parlando dell'altrui forma. dimmi o giovane Zero cosa c'è di più leggero al cuore di trovare le magagne alle donne belle bellissime? anzi che dico trovare, di quando il difetto da errore blu viene esibito dalla poerina in questione. niente te lo dico, io perchè te tentenni tentato di citare pace nel mondo e mondiale all'italia. niente, non c'è niente di meglio per la discesa del proprio colesterolo di notare i buchi di cellulite nel culo altrui, o la coscia chianina, o infine, in mondo visione, le tette che segnano gli opposti punti cardinali di gente bella bella bella in modo assurdo. e hanno fatto tutto da sole, siamo nel campo dell'oggettività.

mercoledì 7 maggio 2014

be careful

she's a captain!

giovedì 24 aprile 2014

jon bon jovi è invecchiato

che sembra baglioni senza lifting. (mi son sempre chiesta in effetti come sarebbe stato baglioni senza lifting, ma mai avrei pensato che me l'avrebbe fatto scoprire bon jovi.)

venerdì 21 febbraio 2014

ENNEA KAI EIKOSI

ventinove è un numero primo, la somma delle cifre fa undici a sua volta numero primo, la somma delle cifre di undici fa due. insomma 'na cifra di anni e e l'imbarazzo nello scegliere la cifra giusta, la mia. per adesso intanto segnalo la sua, che vorrei, grintosa levità e bei colori. mi stanno sul cazzo i compleanni, sempre stata a disagio, ma stavolta, dice la smorfia che il cerchio si chiude, si quadra, infatti, ventinove è il numero del cazzo.