venerdì 23 luglio 2010
giovedì 22 luglio 2010
riccaboni rettore dell'università di siena
in qualche modo si può parlare di giovani che avanzano - vabbè via, diciamo di giovanile - praticamente però quasi tutti i voti di antonio vicino sono andati a focardi. e lì sta l'attaccamento alla tradizione.
(conosco un giovane dentro quel palazzo che non farà salti di ggggioia, secondo me, forze.)
mercoledì 21 luglio 2010
c'è una statistica sulle assunzioni dei giovani
su repubblica, che dice che il 5,5% dei neolaureati entra a tempo indeterminato, il quasi 40 ha uno stage e nel mezzo ci sta un po' di tutto. non sono sicura che sia sbagliato questo modo di approccio al mondo del lavoro. questa modalità ondivaga, diciamo, purchè non sfoci nel cronico, è corretta. mettiti dalla parte di chi assume: prima di firmare per la vita sarà bene sapere chi diavolo ci si mette in casa o no? e mettiti dalla parte di chi deve essere assunto: prima di fare un patto col diavolo sarà bene valutare almeno qualcuna delle infinite - o almeno delle parecchie - possibilità che ci sono nel mondo, o no? per evidenti motivi la mia è una posizione viziata dalle circostanze, conosco abbastanza bene il panico di chi sa con buona approssimazione dove si troverà per i quarantanni a venire, ma anche lo sgomento di chi non sa che fare. quando non sapevo che fare, la possibilità del tutto e niente mi schiacciava,e per me è stato risolutorio venire chiamata - è stato quasi come essere stata capultata in un'altra dimensione. io in quel periodo mi agitavo molto, devo dire. avevo comunque la giornata piena di cose, che mi portavano a poco, ma di cose. e avevo anche una bella lista di chiamate da fare in aziende che cercavano una segretaria. ce l'ho ancora appesa in camera a casa dei miei, tra l'altro. è il mio modo di fare, sia chiaro, lavorare in sovrappiù, è proprio caratteriale, basta guardare adesso la mia scrivania o il comodino, o il tavolo dello studio, o la lista delle cose da fare. il mio ragazzo al contrario, a pari condizioni, è per l'immobilità. tipo i gatti quando li abbaglia un faro, incassa le spalle, rimane fermo e più movimento ha intorno più si sente frastornato e anche un po' impotente. è un fatto di carattere molto, e di educazione anche. epperò dovremmo tutti essere molto diversi ed educati diversamente, un'ampia gamma tra il leone e il coniglio. e invece no, e questa statistica ce lo dice. siamo tutti conigli: lo 0,6 per cento - solamente, che miseria - apre partita iva. cioè nessuno, perchè lo zerovirgola = nessuno, si mette rischiare del suo, a fare con le sue mani, a rischiare su stesso. bella merda. eccoci qua, siamo quelli che hanno ricevuto istruzione e libertà e ora lavoriamo per un'azienda cercando di avere il minimo delle responsabilità, o facciamo l'elenco dei seimila lavoretti e stage fatti nell'ultimo anno dove c'hanno fatto fare più che altro fotocopie, o stazioniamo nell'iperspecializzazione universitaria. eppoi ci lamentiamo molto che a trentanni non siamo niente. cosa ci hanno fatto diventare a noi, l'esercito del surf? (e noi conigli codardi, come e perchè glielo abbiamo permesso?)
la danimarca
ha stampato moneta nuova perchè pensa che se le banconote assomigliano all'euro poi i danesi saranno più propensi ad accettare il passaggio.
venerdì 16 luglio 2010
io sono una cassiera velocissima
perchè voi clienti mi state sul culo! ulo ulo ulo! ed è mio vanto vogarvi fuori prima che posso.
giovedì 15 luglio 2010
che javier bardem si sposi
rientra nella categoria delle cattive notizie.
(oh, "mi amiga, mi amor" ma a quanti viene in mente? z-e-r-o.)
mercoledì 14 luglio 2010
magari il diavolo ha cambiato stilista
ma il capo del personale seguita a vestire prada. (o preda, vai a sapere.)
martedì 13 luglio 2010
al forno qui sopra
hanno la minestrina tempestina e il panino montasù. (ho passato cinque minuti in un libro di benni)
lunedì 12 luglio 2010
hanno sequestrato dei dalì
in casa del camorrista boss del viodeopoker. dove sta la notizia?
a) un camorrista che compra dalì
b) un camorrista sotto sequestro
così scruta l'orizzonte il gatto di un marine!
ricevo e volentieri pubblico l'espressione intrepida del gattino della zona di guerra!
quando le pere non ti cadono in testa
le cose belle della vita sono parecchie parecchie parecchie, lui ne ha elencate un po', e repubblica ha fatto il pezzullo da spiaggia.
quando ero giovane ero una grossa appassionata di calcio
giocavo anche, terzino. ora le partite m'annoiano da morire e preferisco vedere tata lucia alle prese con bambini pestiferi e mamme che si chiamano gessica, che di questi ragazzotti che corrono dietro al pallone l'unica cosa che mi interessa sono gli addominali. sono una donna adulta, ho altri interessi.
nominalmente mi annoiano da morire, e faccio la gnorri. fossi meno snob mi metterei a offendere gli albitri cornuti e quelle checche dei portieri buconi.
sabato 10 luglio 2010
il lago averno?
han sequestrato in via preventiva il lago averno - storie di camorra. e ora a virgilio chei glielo spiega?
effetti del grande sciopero della stampa
ieri non si prendeva neanche isoradio, e ci siamo fatti la coda così, senza l'ansia di sapere quanta ce n'era. (ininterrotta da bologna a poggibonsi)
io ho una domanda per tutti voi scrittori maschi là fuori
ma siete così senza palle dover fare dei vostri eroi dei piagnoni indecisi senza palle così da poter giustifare la vostra pochezza? si tratta di mimesi del quotidiano o nei vostri libri ci mettete i vostri desideri addirittura? nel primo caso: che merde siete, nullità. nel secondo caso: che desideri di merda c'avete. il caso quasi neanche ipotizzabile: state scadagliando le miserie dell'animo umano. che laghetti bassi, i vostri abissi d'anima. oh, che cazzo fate? non dico mica dostoevskij tutti, ma neanche nessuno. insomma in estrema sintesi: ma siete scemi o ci fate?
giovedì 8 luglio 2010
sono un po' fuori dalla politica
universitaria senese, e leggo i dati della prima votazione da esterna. a parte i soliti burloni e i leccaculo che votano tosi o mussari, sono sinceramente stupita della quantità di voti che ha preso silvano focardi. mi aspettavo che molti puntassero su una ripulitura dell'immagine dell'ateneo senese attraverso la damnatio memoriae. invece no. non so in che parte focardi continui ad assere realmente tutelato dalla sua baronia storica (scienze naturali e quella zona là) e in che parte votino lui pur di non darla subito vinta a riccaboni, che è quasi certo vincerà. non ci sarà grossa gara, a meno di un enorme colpo di scena, ma pensavo da quassù che ce ne fosse anche meno.
(probabilmente sottovaluto antonio vicino, ma mi sembra faccia un gioco che ancora non ha attecchito nelle dinamiche accademiche, punta sul programma, sull'innovazione dell'approccio, non siamo pronti, non siamo pronti.)
in generale le conversazioni
con le cinquantenni sono piuttosto interessanti, è ovvio, è gente che qualcosa della vita ormai dai e dai ha capito. ma le divorziate sono le mie preferite. sarà perchè mi riconosco nella categoria anzitempo (posso anche trovare qualcuno che mi si piglia, ma che mi si tiene? via siamo realisti), o sarà che hanno una grinta tutta loro, coltivata in anni in cui si sono aperte i barattoli da sole. e insomma stamane ho parlato con questa signora, di libri un po', dei protagonisti dei libri, di scerbanenco. a lei piace carofiglio, io'ho odiato, le ho consigliato scarpa, abbiamo parlato malissimo di paolo giordano, solite cose. eppoi mi ha detto che lei, un uomo come gianrico carofiglio non lo cerca neanche più, si sta bene anche senza.
mercoledì 7 luglio 2010
adesso vado a casa
a domandarmi forte forte come può venire in mente a un direttore di repubblica di impaginare la nuova collezione armani accanto alla guerra in congo.
superpoteri
io e la mia socia vannetti vorremmo il potere di fai incendiare i capelli con lo sguardo. e i sopraccigli.
lunedì 5 luglio 2010
milano 2015
expo. curzio maltese se la piglia giustamente conl'inefficiente effcientismo meneghino. ma però, lasciando che l'ottica sia quella del risultato, se non si buttassero dalla finestra queste carrettate di soldi, non sarebbe meglio?
venerdì 2 luglio 2010
noi dalla parte degli avvincenti perdenti
compreremo oggi il libro della avallone. un po' perchè siam fatti così, a culo. un po' perchè ti vorrai mica perdere la fatica della coetanea venticinquenne napoletana che vive a bologna e magari è pure bionda? e un po' perchè pavlovdianamente ci piace il nome, giacchè questa è stata la settimana dell'avallo (e, ecco la minchiata, del 'avallo).
io questo penso delle relazioni
che ognuno è coinvolto dalle proprie e non si possono capire le altre, le altrui, probabilmente. e questo è il motivo per cui tendo a non rispondere alle domande di chi mi è molto vicino - come te, ohè, dico a te - qundo mi chiedi se devi lasciare, se devi perdonare, se devi andare avanti o indietro. è un a cosa peraltro che mi rimane facile, trinciare giudizi, sparare cannonate - e sicuramente è per questo che fra tutti i cecchini che potevi trovare, hai cercato me. ma con gli estranei, con le conoscenze. il fatto vero e irrinunciabile è che la stima che porto per gli amici mi impedisce di pensare di saper cosa fare meglio di loro con il loro cuore. son troppe relative, mi rendo conto, è difficile da mettere insieme. e allora semplicemente, guardati indietro e poi guarda avanti, quello che vedi ci deve essere.
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